A Torre del Greco candidato sindaco imputato: veto Fdi, ma c'è la fronda

Gli iscritti locali contestano la scelta: salta in simbolo, in campo con le civiche

Ciro Borriello
Ciro Borriello
di Aniello Sammarco
Venerdì 14 Aprile 2023, 00:00 - Ultimo agg. 17:25
4 Minuti di Lettura

Fratelli d’Italia non c’è, i suoi candidati sì. È il paradosso che si registra a Torre del Greco, la città campana più popolosa tra quelle che andranno alle urne a maggio. Tutto ruota attorno alla candidatura di Ciro Borriello, ex sindaco dal 2007 al 2012 e dal 2014 al 2017, anno in cui fu arrestato nell’ambito di un’inchiesta per presunte tangenti nell’ambito del servizio Nu. Per quella vicenda oggi Borriello è a processo (l’ultima udienza si è svolta mercoledì, la prossima è in programma il 17 maggio, due giorni dopo il primo turno delle amministrative) con l’accusa di corruzione.

Una vicenda processuale che ha scatenato i dubbi dei vertici nazionali di FdI, che venti giorni fa hanno imposto ai riferimenti locali di non sostenere Borriello e di lavorare a una soluzione autonoma. «Quando ti chiedono un sacrificio del genere – dice Salvatore Quirino, coordinatore per l’area del Miglio d’oro di Fratelli d’Italia – dopo cinque anni di sacrifici e un anno e mezzo di lavoro per la scelta di un candidato condiviso con l’intero schieramento, ti immagineresti che il partito mettesse in campo risorse e uomini. Invece, una volta comunicata agli iscritti l’esigenza di mollare Borriello a causa delle sue vicende giudiziarie, sono tutti spariti e anche chi era stato indicato come possibile candidato, alla fine si è tirato indietro».

Risultato, FdI non è riuscita a mettere in piedi una lista con un proprio candidato a sindaco. A questo punto cosa hanno fatto gli iscritti? Hanno deciso di candidarsi lo stesso, ma con Borriello. «Solo quattro iscritti» sottolinea Quirino. Uno dei quali è lo stesso Quirino, che insieme al vicecoordinatore cittadino Luigi Scarfogliero e al responsabile locale di Gioventù Nazionale Ciro Cutolo sono candidati con la civica Forza Borriello, mentre il coordinatore cittadino Luca Alini si cimenterà nell’altra civica Insieme per la città. «Fdi non presenta la lista per mancanza di candidati e, d’intesa con i vertici provinciali e regionali, per non disperdere il nostro patrimonio elettorale, è stata scelta questa soluzione», riprende Salvatore Quirino, che con Borriello ha uno stretto legame: è stato assessore alla Nu nella sua giunta ed è teste citato dalla difesa dell’ex sindaco nella prossima udienza del processo. 

Una tesi, quella del sostegno dei vertici sovracomunali, che non trova conferma o smentita: il coordinatore regionale Antonio Iannone, raggiunto ieri mentre era in treno, si è limitato a dire che bisogna «parlare con il provinciale», mentre il coordinatore provinciale Michele Schiano, pur contattato, ha preferito non rispondere né a telefonate né a messaggi.

Evidentemente, in Fdi l’imbarazzo è forte: alle amministrative il primo partito italiano non avrà il simbolo nella città campana più popolosa. 

Video

Borriello avrà dalla sua una coalizione di centrodestra compatta ma priva di due simboli: oltre a Fdi non ci sarà nemmeno la Lega (la coordinatrice Maria Gabriella Palomba dovrebbe comunque candidarsi). Forza Italia invece non ha mai messo in discussione il sostegno all’ex sindaco, difeso a più riprese dalla segretaria provinciale Annarita Patriarca e ufficializzato in una convention a Napoli alla presenza del ministro degli Esteri Antonio Tajani. 

Contro Borriello ci sarà l’avvocato penalista Luigi Mennella, che è riuscito a mettere insieme Pd e M5s. Con loro anche Verdi, Sinistra ambientalista, Alleanza Democratica e diverse civiche. Terzo incomodo è Luigi Caldarola, sostenuto da un progetto civico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA