B&B a Napoli, il flop del codice per stanare gli abusivi

Non decolla il “code” del Municipio

Turisti a San Gregorio Armeno
Turisti a San Gregorio Armeno
di Gennaro Di Biase
Giovedì 30 Novembre 2023, 23:08 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 07:15
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Il turismo è ormai stabilmente una delle principali entrate economiche della città. Restano però diversi nodi critici da affrontare, come «l’allarme sicurezza in centro storico», condiviso da associazioni e commercianti. E, soprattutto, la lotta all’abusivismo. In particolare, come denuncia Abbac (associazione di categoria dell’extralberghiero), il problema riguarda «la questione dell’attesa «sul rilascio del codice indentificativo per le strutture ricettive (cusr). Dal 30 ottobre, quando è diventato obbligatorio, abbiamo inviato centinaia di richieste di cusr al Comune, ma i codici non sono arrivati». La legge regionale per evitare alloggi non a norma esiste da vari mesi, ma l’applicazione dei codici tarda ad arrivare. Senza deroghe e norme chiare, quasi la metà dei 12mila posti letto extralberghieri partenopei, in sostanza, rischia di non rispettare le regole.

Stando ai colossi dei grandi portali dello sharing, sono circa 12mila gli annunci di posti letto in città, al momento. Di questi, secondo il report di Agostino Ingenito, presidente di Abbac , «il 65% riguarda la tipologia delle locazioni brevi», cioè gli affitti di alloggi che partono da un minimo di una notte e non superano i 30 giorni. «Ed è proprio sulle locazioni brevi che persistono le criticità – continua Ingenito – Pur essendo stata introdotta in estate la legge regionale su questo tipo di soggiorno e pur avendo inviato al Comune centinaia di richieste per i Cusr, non sono stati ancora rilasciati.

Abbiamo sollecitato l’ente a procedere, poi, sulla possibile deroga urbanistica relativa agli immobili abitabili precedenti al decreto ministeriale Sanità del 1975». Parliamo di una norma urbanistica che impone il rispetto di misure per gli immobili: un minimo di 2,70 m di altezza, 14 mq di ampiezza per salone e cucina, altrettanti per una matrimoniale e 9 mq per un posto letto singolo.

«Circa il 65% dei 12mila annunci a Napoli offre locazioni brevi – prosegue Ingenito – Il 70% di questi posti letto, costruiti prima del 1975, secondo le nostre stime, potrebbe non rispettare le misure. Quasi uno su due rispetto al totale». «La questione è urgente - prosegue il presidente Abbac - la legge regionale sulle locazioni brevi approvata a luglio impone alle strutture di attenersi al dm 75. Ecco perché chiediamo al Comune una deroga, che consentirebbe l’abitabilità di queste strutture. Oppure ci troveremo di fronte a un 70% di alloggi abusivi per locazioni brevi». Di mezzo, tra il cusr e gli alloggi, c’è la burocrazia digitale. «Sono arrivate circa 800 comunicazioni in un mese - argomentano dal Suap - Per il cusr, gli uffici Suap sono in contatto con la Regione che ha emanato una direttiva al riguardo. I cusr si rilasciano previo inserimento dei dati in piattaforma e noi abbiamo chiesto che ci diano modo di generarli in automatico e non con un inserimento manuale. Per noi al momento è impossibile inserire i dati manualmente».

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Un altro nodo critico è la sicurezza. «Stanno aumentando i furti in centro storico», conclude Ingenito. L’allarme viene confermato dai ristoratori di Bellini, Port’Alba, via San Sebastiano e dintorni. In particolare, i furti ai danni dei turisti riguardano gli smartphone: «Siamo arrivati a un centinaio di cellulari rubati per ogni weekend – aggiunge Giuseppe Pianese del Caffè dell’Epoca – Tanti i furti anche di portafogli». Boom di turisti, in centro. E boom di borseggiatori digitali e di portafogli. «Il Centro Storico è il luogo più rappresentativo per il Natale a Napoli – dice Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi cittadina – Il senso unico pedonale proteggerà anche il lavoro dei tanti artigiani che rappresentano un patrimonio della nostra città. Anche gli eventi, che la città proporrà durante le festività, sono un importante attrattore turistico, ma devono essere comunicati per tempo e devono essere di qualità. L’evento dell’Unesco appena concluso ha rappresentato un rilevante veicolo promozionale».

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