Il culto di San Michele sui monti Lattari: il Faito meta di pellegrini

Il culto di San Michele sui monti Lattari: il Faito meta di pellegrini
di Maria Elefante
Lunedì 30 Settembre 2019, 15:15
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A mille e duecento metri d’altezza il santuario di San Michele Arcangelo sul Monte Faito è meta costante di fedeli. Un culto che il parroco Don Catello Malafronte ha voluto rafforzare con lo spostamento delle statue simbolo della diocesi di Castellammare Sorrento guidata da monsignor Franco Alfano. «Il culto di San Michele è per Monte Faito come quello della Madonna a Montevergine: imprescindibile - spiega don Catello Malafronte - e in quest’ottica che le statue di San Michele e dei Santi patroni di Castellammare e Sorrento, Catello e Antonino, sono state spostate e posizionate davanti al Monte Molare dove nasce il culto Michelico».
 

Mettere in relazione l’antico santuario con il nuovo, ma soprattutto creare spazi vivibili per i fedeli e i giovani che insieme al parroco si sono impegnati per una due giorni di beneficenza. L’ostello della gioventù ai piedi della chiesetta è stato il punto di ritrovo per centinaia di persone che hanno contribuito alla raccolta fondi per i lavori di restauro del santuario. Una due giorni possibile anche grazie alla collaborazione dell’Eav che in occasione della festa di San Michele ha prolungato l’orario della funivia fino a sera, collegandola con il Santuario grazie a una navetta.

«Spostando le statue abbiamo voluto dare un segnale forte per avviare anche un concreto sviluppo del turismo religioso - conclude Il parroco - ma si rende necessaria la fine della ristrutturazione del Santuario. Mi auguro di poter dare a tutti appuntamento tra un anno per la benedizione della chiesa ultimata».

Tra i lavori urgenti è previsto un ascensore per il superamento delle barriere architettoniche e il rifacimento del campanile. 
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