Dossier affitti: in Campania
una casa su cinque è vuota

Dossier affitti: in Campania una casa su cinque è vuota
Lunedì 28 Novembre 2016, 09:59 - Ultimo agg. 10:02
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In Campania quasi una casa su cinque è vuota (17,08% per 417.576 abitazioni non occupate) con una concentrazione maggiore nelle province di Avellino e Benevento.

È quanto emerge da un’analisi di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con 340 agenzie (40 in Spagna), che propone di sostenere il mercato locativo valorizzando gli immobili vuoti. Avellino è la provincia campana con più case vuote (1° posto regionale con il 26% e 56.712 immobili non occupati), seguita da Benevento (2° posto con il 24,48% e 35.155 abitazioni non occupate).

Sotto la media nazionale (22,55%) la concentrazione di immobili vuoti nelle province di Caserta (3° posto regionale con il 21,72% e 88.609 immobili non occupati), Salerno (4° posto con il 21,44% e 108.124 case vuote) e Napoli (ultimo posto con l’11,02% e 128.976 abitazioni non occupate). Se guardiamo alle grandi città italiane, Napoli spicca per l’alto livello di occupazione delle case con appena il 3,9% e 14.140 abitazioni vuote, insieme a Milano (5,8% e 37.073 immobili) e Firenze (3% e 5.164 abitazioni). Le regioni con più comuni ad alta concentrazione di case vuote sono l’Emilia Romagna, la Sicilia e la Puglia. Ravenna è il primo comune d’Italia per case vuote (28,37% per 27.118 immobili). Seguono Reggio Calabria (2° posto nazionale; 27,3% e 26.214 immobili) e Catania (3° posto nazionale;19,73% e 28.567 abitazioni vuote). Fra le prime dieci città ci sono anche Brescia (6° posto con il 14,7%) e le pugliesi Taranto (9° posto con il 13,6%) e Bari (10° posto con il 12,9%).


«Facciamo in modo che – commenta Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – questo grande patrimonio immobiliare a disposizione in Italia possa soddisfare il fabbisogno abitativo e faccia rivivere i piccoli e medi centri storici del nostro Paese.
Occorre un progetto governativo chiaro sulla casa e sulle locazioni attraverso agevolazioni fiscali per proprietari e inquilini, come avviene in tanti altri Paesi europei. Un buon passo in questa direzione è la tassazione fissa al 21% della cedolare secca per i contratti a canone libero e al 10% per i contratti a canone concordato. Occorre, tuttavia, far conoscere di più queste agevolazioni e spingere le amministrazioni comunali a convocare le associazioni di proprietari e inquilini per rinnovare gli accordi sui canoni di locazione. A Milano e Napoli i prezzi degli affitti sono stati aggiornati dopo 10-15 anni e i contratti agevolati faticano a decollare, anche perché i canoni concordati su alcune aree si discostano troppo dai prezzi di mercato, e i benefici per locatari e locatori tardano ad arrivare
».

In Italia sono oltre 7 milioni e 38 mila le case non occupate (22,5% del totale) con una concentrazione maggiore in regioni del Sud come Calabria (2° posto nazionale con il 38,7% e 481.741 case), Molise (3° con il 36,9% e 73.524 case) e Abruzzo (4° con il 32,7% e 250.038) per effetto dell’emigrazione. Il trend è sviluppato anche in Valle d’Aosta (1° posto in Italia con il 50% per 58.731 immobili) e Trentino Alto Adige (9° con il 27,2% e 156.771) dove abbondano le case di villeggiatura. Fra le province con più case sfitte, equamente suddivise tra Nord e Sud, spiccano Olbia-Tempio, dove se ne contano oltre la metà (52,88%, più del doppio della media nazionale, e 71.614 abitazioni), Aosta (2° posto con il 50%) e Sondrio (3° posto con il 49,7%). Ci si avvicina alla piena occupazione, invece, in piazze popolose come Firenze (terzultima in Italia con il 10,1%), Monza-Brianza (penultima con il 9,5%) e Milano (ultima con il 6,1% e 87.613 case vuote).
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