Napoli, servizi per persone fragili: sprint per recuperare beni abbandonati

Spazi a Barra e San Giovanni per donne maltrattate e senzatetto

Bene abbandonato
Bene abbandonato
di Alessandro Bottone
Martedì 14 Maggio 2024, 21:19
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Nuova vita per diversi beni comunali da tempo abbandonati e ridotti in pessime condizioni. I fondi del PNRR sono decisivi per rigenerare alcuni spazi dei quartieri Barra e San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale di Napoli, che ospiteranno persone che vivono condizioni di particolare fragilità.

In particolare, due appartamenti confiscati alla camorra sono inclusi nel progetto EVA Ecovillaggio dell’accoglienza messo in campo dal Comune di Napoli. Si tratta di due locali in corso Sirena e in via Comunale Ottaviano da destinare a case di accoglienza per donne maltrattate. Palazzo San Giacomo ha già scelto le imprese che si occuperanno del recupero dei due immobili avendo a disposizione oltre 500mila euro dalle risorse europee.

Intanto si lavora alla progettazione per immaginare un nuovo utilizzo dei beni sottratti alla criminalità organizzata già da diversi anni che torneranno all’utilizzo pubblico attraverso opportunità per donne vittime di violenza: alloggio temporaneo, supporto psicologico, sostegno giuridico e offerta di inserimento lavorativo.

Non meno ambizioso l’intervento per rigenerare un immobile fortemente degradato nel lotto O di Barra, cosiddetto "lotto zero", il rione di case popolari posto di fronte all'ospedale del Mare. Il finanziamento ottenuto dall’ente di piazza Municipio - oltre nove milioni di euro - è fondamentale per recuperare l'edificio di via Cleopatra spesso "visitato" da vandali e delinquenti e più volte usato come sversatoio per ogni tipo di rifiuto. Sarà trasformato in un centro sociale in cui allestire appartamenti per anziani non autosufficienti, persone con disabilità e per attivare il cosiddetto "housing first" che si pone in aiuto a senzatetto: oltre a mettere mano alla struttura saranno realizzati servizi di assistenza e orientamento a favore dei futuri ospiti.

L’obiettivo più ampio è creare poli sociali sul territorio di Napoli Est per aprirli a cittadini che soffrono per circostanze di particolare disagio, anche temporaneo. Una vera e propria rete che riconsegna alla collettività spazi finora vuoti e inutilizzati.

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