Anziani, caldo e solitudine: «Attiva una linea d'ascolto a Napoli»

Attivato anche il codice calore nei pronti soccorso

Anziani, caldo e solitudine: «Attiva una linea d'ascolto a Napoli»
Anziani, caldo e solitudine: «Attiva una linea d'ascolto a Napoli»
di Melina Chiapparino
Domenica 6 Agosto 2023, 09:00 - Ultimo agg. 18:30
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Caldo e solitudine mettono a rischio la salute degli anziani che, nei mesi estivi, sono ancora più esposti a possibili peggioramenti delle loro condizioni. L'emergenza non riguarda solo le temperature ma anche le difficoltà nel ricevere un'assistenza mirata e specifica per le patologie che, spesso, colpiscono gli over 75. Non è raro, infatti, che con le ferie estive vengano in qualche modo diluiti controlli e visite con conseguenze sia fisiche che psicologiche. A Napoli «la popolazione che supera i 75 anni riguarda 97mila anziani tra i quali bisogna considerare la presenza di persone allettate e che necessitano di assistenza domiciliare» fa sapere Giuseppe Monaco, direttore dell'Unità operativa assistenza anziani dell'Asl Napoli 1 Centro che, quest'anno, con la Regione Campania ha attivato servizi e potenziato aspetti assistenziali. Numeri verdi di emergenza, implementazione delle unità di guardia medica e la stretta sui controlli nelle case di cura sono solo alcuni aspetti del piano per l'emergenza anziani messo in campo dall'Asl partenopea a partire dai primi di luglio.  

«Sono stati attivati due numeri verdi dalla Regione Campania che rimangono i riferimenti principali per le richieste di aiuto», spiega Monaco chiarendo che l'800.23.25.25 e l'800.44.99.11 rimangono un punto di riferimento anche per l'Asl napoletana a cui vengono smistate le telefonate che riguardano situazioni critiche di anziani a rischio. «Non è stato creato un numero verde aziendale perchè questi due contatti di riferimento sono noti selezionando successivamente le richieste in base al filtro eseguito dagli operatori dei centralini», continua Monaco che ribadisce la possibilità di chiamare per qualsiasi tipo di emergenza, dalle «necessità di assistenza clinica a segnalazioni di situazioni di solitudine e abbandono».

Una volta recepite le richieste ci sono varie possibilità di intervento, incluso l'impiego delle Usca, le Unità Speciali di Continuità Assistenziali che, durante la pandemia erano state destinate agli interventi domiciliari. «L'obiettivo è quello di garantire l'assistenza di un medico tra le mura domestiche e fare in modo, laddove sia necessario, di proseguire i controlli e il monitoraggio nei giorni successivi» chiarisce Monaco riferendosi all'impiego delle Usca che può essere attivato da parte dell'Asl, una volta avvenuto il filtraggio delle telefonate provenienti dai numeri di emergenza, oppure può essere richiesto dai cittadini in maniera diretta.

«Per l'assistenza domiciliare basta inviare la richiesta indirizzando una mail ad assistenzadomiciliarecovid@aslnapoli1centro.it che abbiamo utilizzato durante la pandemia e che, ora, è stato convertito per i servizi diretti agli over 65 in difficoltà» continua Monaco che ha potenziato anche il servizio di guardia medica. «Abbiamo garantito la presenza fissa di quattro guardie mediche in ogni distretto dell'Asl dalle ore 20 alle 8 nei giorni della settimana mentre sabato e domenica in maniera continuativa sia di giorno che di notte ed i numeri di telefono sono sul nostro sito» aggiunge il direttore dell'Unità Operativa Anziani che dirige anche il Distretto 29 dell'Asl napoletana.  

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Tra le iniziative messe in campo per contrastare l'emergenza caldo che, inevitabilmente, ricade maggiormente sulla popolazione over75, è stato attivato il codice calore nei pronti soccorso cittadini per consentire un'assistenza preferenziale e prioritaria all'interno degli ospedali ma c'è una seconda emergenza che mette ugualmente a rischio la salute degli anziani e riguarda la solitudine. «Ci sono anziani che, oggettivamente, non riportano grandi problemi clinici ma soli oppure le loro patologie sono aggravate da uno stato di abbandono, anche per questi casi siamo a disposizione con i nostri interventi in sinergia con il servizio di assistenza sociale del Comune di Napoli», fa sapere Monaco che ha riscontrato, in alcuni casi, anche «la necessità di fornire medicinali». «La seconda azione che abbiamo attivato quest'anno riguarda i controlli nelle case di cura per gli anziani dove verifichiamo se ci sono condizioni adeguate per la loro assistenza» conclude il direttore spiegando che «una commissione stabilisce se ad esempio la persona necessita di interventi intensivi o più mirati e di conseguenza avviene il trasferimento dell'anziano in strutture più adeguate». 

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