Con la testa tra le nuvole: Intel
investe sulla «memoria collettiva»

Con la testa tra le nuvole: Intel investe sulla «memoria collettiva»
di Francesca Cicatelli
Domenica 4 Dicembre 2016, 18:18 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 11:42
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E pensare che le nuvole erano roba per romantici e habitat per sognatori. La tecnologia le ha colonizzate con i datacenter e ne ha fatto un ecosistema impalpabile, una memoria collettiva, con ioT (Internet delle Cose, neologismo che indica l'estensione di internet agli oggetti) e cloud, che aleggia sulle nostre teste e fuori da esse, come anime. In quello che viene definito data lake, ci sono i pensieri e le azioni fluttuanti di ciascuno di noi che vanno a rannicchiarsi in «aree protette», i datacenter appunto, installati in varie parti dell'Europa e del mondo.
 

Affidare i propri dati a una «nuvola» sembrerebbe da folli, abituati come siamo all'approccio tattile anche con le cartelle del computer che non devono mai uscire dal campo visivo rivolto ad uno schermo. Fa strano, dunque, che a ricorrere al «tocco» dei pensieri immagazzinati a chilometri di distanza da chi li ha prodotti siano proprio esperti e investitori tech che invece hanno a che fare con la razionalità. Che sia il cloud la nuova forma di romanticismo non è dato saperlo.

Per ora è assodato che la nuova democrazia, mettere in comunione, lasciar andare le informazioni è il futuro della tecnologia e del progresso, il nuovo orizzonte dell'informazione, com'è emerso chiaramente all'ultimo Summit Intel a Milano. Intel in partnership con Microsoft,Aruba, Seco e Texa si è attrezzata per la svolta. L'azienda riconosciuta per i super processori ora punta alla domotica, all'internet delle cose e a sviluppare nuove applicazioni del cloud.

Lo conferma anche Maurizio Riva, country manager Intel Italia, pronto a «sfide più ampie di un mercato in trasformazione. Il dato può essere fisicamente nella nostra azienda ma diventa qualcosa nello spazio. Abbiamo innovatori italiani anche in settori dove di solito avevamo player di altri continenti. L'obiettivo è creare un'intelligenza di oggetti connessi per innescare il circolo virtuoso della crescita». Intel mira sempre di più ad investimenti nel settore mostrando anche ai non addetti ai lavori come la sua tecnologia permetta di abilitare esperienze incredibili negli ambiti più disparati.

Così l'azienda leader nei processori guarda a piattaforme sviluppate con Microsoft che, come dichiarato dal director of cloud & enterprise business group di Microsoft Roberto Andreoli, sta ampliando il settore cloud. Vi state chiedendo se tutta questa memoria virtuale in circolo affidata ad «estranei» data center possa collassare? Nessun pericolo. Gli esperti assicurano che è tutto sotto controllo e rintracciabile. Speriamo solo dal legittimo proprietario.   
 
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