Decreto Lorenzin, medici in difficoltà: un paziente picchia il suo dottore

Decreto Lorenzin, medici in difficoltà
Decreto Lorenzin, medici in difficoltà
di Marisa La Penna
Sabato 6 Febbraio 2016, 16:17 - Ultimo agg. 17:01
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Picchia il proprio medico che - assecondando le direttive del decreto Lorenzin - non aveva potuto prescrivergli una risonanza magnetica. «E' successo ieri a Monte di Procida. Ma la tensione tra i pazienti sta crescendo un po' ovunque». L'allarme viene lanciato dai medici di famiglia.
Scrivono Saverio Annunziata e Giuseppe Tortora, dirigenti nazionali del Sumai di Medicina generale: «Stiamo raccogliendo numerose testimonianze di colleghi che sono letteralmente infuriati per l'entrata in vigore del decreto Lorenzin che di fatto riduce notevolmente l'erogabilità di molte prestazioni».

Dice Annunziata 
«Ci troviamo di fronte a una strisciante privatizzazione della sanità con il pericolo reale che la prevenzione così sbandierata in questi ultimi anni sarà completamente impedita ai pazienti bisognosi, mentre i benestanti dovranno pagarsela di tasca propria o stipulando un'assicurazione. Ad esempio, indagini strumentali come Tac, Risonanze, potranno essere prescritte solo in presenza di un tumore già accertato o di un intervento chirurgico o di un trauma subito; nel caso di un sospetto diagnostico (vedi prevenzione) l'esame dovrà essere negato ed il cittadino se lo dovrà pagare. Analogamente per gli esami di laboratorio, potranno essere prescritti solo in presenza di patologie già accertate».

 «Inoltre è sconcertante constatare che  - continua Annunziata,-  se da un lato vengono assegnate numerose esenzioni ticket, certificando di fatto l'indigenza del paziente ( 70% dei pazienti) , dall'altro si fanno pagare a questi cittadini, che molto spesso vivono di misere pensioni, esami costosi»

 
«Dopo un mese di gennaio trascorso con una grande richiesta di esami strumentali e diagnostici,dovuti al fatto che per quattro mesi i centri convenzionati avevano raggiunto i tetti di spesa  -- aggiunge  Giuseppe Tortora – oggi i medici si trovano di fronte a un decreto che parla di appropriatezza, mentre di fatto impone soltanto tagli.
Non è possibile che siano solo i medici di famiglia a rispettare queste regole quando arrivano sulle loro scrivanie richieste continue da parte di strutture pubbliche e non, di esami non più erogabili in base al decreto Lorenzin
».

 
«Si apre, allora, un contenzioso infinito con i pazienti che curiamo da più di 40anni ed è quasi impossibile negare loro una prescrizione di accertamenti senza considerare la loro condizione economica.   Pertanto abbiamo deciso di convocare un' assemblea aperta a tutti i medici, alle associazioni di malati e a tutti quei parlamentari che oggi, con grande risalto mediatico, sono lungamente impegnati a discutere di leggi importanti sui diritti civili, ma pare trascurino ben altri diritti fondamentali come quello della salute che è seriamente a rischio nel nostro Paese. Il nostro Parlamento non può continuare a restare inerte difronte ad una legge che di fatto penalizza e impedisce ai più bisognosi di curarsi» concludono i due leaders sindacali dei medici di famiglia.
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