Duplice omicidio di camorra: 5 ergastoli per killer e mandanti di Gionta e Birra

Duplice omicidio di camorra: 5 ergastoli per killer e mandanti di Gionta e Birra
di Dario Sautto
Lunedì 15 Maggio 2017, 22:54
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Scambio di killer nella faida di Ercolano: la Corte d'Appello di Napoli conferma i 5 ergastoli a mandanti ed esecutori del duplice omicidio di camorra. Era il 10 febbraio 2007, quando i sicari del clan Gionta di Torre Annunziata entrarono in azione al bar Maemi di Terzigno, uccidendo i fratelli Marco e Maurizio Manzo, affiliato al clan Ascione-Papale. La spedizione era partita da Torre Annunziata, su accordo con gli alleati dei Birra-Iacomino di Ercolano, che avevano chiesto un «favore» ai Valentini. 

In primo grado era già arrivato il verdetto più pesante per i 5 imputati, confermato anche in Appello. Ergastolo, dunque, per Pasquale Gionta, alias «'o chiatto», secondogenito del capostipite don Valentino e fratello del boss poeta Aldo, ma fine pena mai anche per Giovanni Iapicca «'o rangetiello» e Alfonso Agnello «chiochiò», i due killer prestati dai Gionta agli ercolanesi. Stesso verdetto confermato anche per il boss Giovanni Birra e la sua spalla Stefano Zeno, mandanti dell'agguato di camorra.

A ricostruire il duplice omicidio erano state le indagini dell'Antimafia, condotte dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco e coordinate da Pierpaolo Filippelli, oggi procuratore aggiunto alla Procura di Torre Annunziata. A tendere la trappola ai due fratelli furono lo storico alleato dei Gionta, Michele Chierchia «Fransuà», e il potente narcotrafficante del Piano Napoli di Boscoreale, Franco Casillo «vurzella», entrambi già condannati in primo grado all'ergastolo per lo stesso omicidio.
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