Maurizio de Giovanni, insulti razzisti sulla chat di Facebook: «Coleroso di m….»

Il post con cui Maurizio de Giovanni ha denunciato su Facebook gli insulti razzisti
Il post con cui Maurizio de Giovanni ha denunciato su Facebook gli insulti razzisti
di Gennaro Morra
Giovedì 1 Giugno 2017, 20:00
2 Minuti di Lettura
Sono trascorsi quattro giorni da Samdoria-Napoli, ultima di campionato in cui gli azzurri hanno battuto i blucerchiati per 4-2, e ancora non si spengono le polemiche per i cori razzisti piovuti dagli spalti di Marassi durante la gara. Senza dimostrare nemmeno tanta fantasia, anche i “tifosi” doriani si erano cimentati nel solito canto con cui invitavano il Vesuvio a lavare i napoletani col fuoco. Ovviamente, nell’immediato post-partita, e ancora nella giornata di lunedì, molti erano stati i commenti di condanna per l’ennesimo episodio di razzismo contro la città di Napoli e i suoi abitanti. E tra i vari personaggi autorevoli che si erano espressi sull’accaduto, non poteva mancare lo scrittore Maurizio de Giovanni, appassionato di calcio e tifosissimo della squadra guidata da Sarri, che in un post pubblicato sul suo profilo Facebook aveva definito ognuno degli autori di quei cori «imbecille, idiota, ottuso, brutale, ignorante vigliacco. Che come tutti i grandi vigliacchi, indegni di un qualsiasi contesto sociale umano, si nasconde nella massa dando il peggio di sé».
 
Un intervento molto duro, che aveva raccolto molte approvazioni ed era circolato abbastanza su social network e diversi siti. Evidentemente, però, qualche “tifoso” della Sampdoria si era sentito offeso da quelle parole, tanto da ritenere necessario contattare lo scrittore privatamente e invitarlo a non parlare più della sua squadra. E con toni non proprio amichevoli. Questa notte de Giovanni ha pubblicato il contenuto di quel messaggio, sempre su Facebook, in cui uno sconosciuto lo definisce «coleroso di m....».


Tante le testimonianze di solidarietà ricevute dallo scrittore, che ha visto il suo post ricevere migliaia di apprezzamenti e centinaia di commenti e condivisioni. In particolare, il giornalista di Sky Tg24, Paolo Chiariello, condividendo il post di de Giovanni, ha scritto: «Caro Maurizio, Questo è un caso tipico di pseudotifoso social migrante mono/neuronale. Una malattia senza cura e senza vaccino. Questo è il classico idiota che peregrina inutilmente alla periferia dell'esistenza umana in cerca di neuroni per poter avviare una sinapsi e dunque provare ad articolare sia pur primitive forme di ragionamento. Purtroppo non ci riesce. Questo paziente è la prova del fallimento della legge Basaglia e del processo di superamento del pregiudizio del matto da legare. Questo paziente è il classico "normale" che però è malato anche a sua insaputa. Maurizio grazie per avercelo segnalato. Giro l'incartamento alla comunità di recupero dei social repressi e webeti. Non te ne (pre)occupare più, lo inserisco nel nuovo protocollo di cura e soggiorno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA