Gli agenti dopo l'arresto del politico: «Adesso abbiamo il porco in mano»

Gli agenti dopo l'arresto del politico: «Adesso abbiamo il porco in mano»
di Leandro Del Gaudio
Giovedì 30 Aprile 2015, 08:39 - Ultimo agg. 09:01
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​I biglietti della partita del Napoli per l’amico agente, ma anche un possibile contatto tra Nicola Cosentino e il boss mafioso Giuseppe Lo Bue, dopo aver vissuto qualche mese nello stesso padiglione del carcere di Secondigliano. E non è tutto: una lunga informativa dei carabinieri su cui il gip fa calare lo stretto riserbo istruttorio, che punta a fare chiarezza sul ruolo di alcuni consiglieri regionali nei rapporti tra Nicola Cosentino e il mondo di fuori, quello all’esterno del supercarcere napoletano. Scenario tutto da approfondire, a partire dalla presunta pressione esercitata da almeno cinque agenti penitenziari (uno dei quali, Vitale, ieri arrestato per corruzione), dal presunto potere dell’ex sottosegretario, ma anche dalla sua possibile «ricattabilità».

Sono le intercettazioni telefoniche a confermare - agli occhi del gip Iaselli - la trama di rapporti tra Cosentino e gli agenti, in una galleria di stati d’animo puntualmente captata dalle utenze monitorate. Dopo la prima scarcerazione (novembre 2013) di Cosentino, gli agenti sono convinti di poter pretendere assunzioni e favori sulla scorta dei piaceri resi all’ex parlamentare.



È il periodo in cui Cosentino riprenderebbe contatti sul territorio, abbozzando il progetto di Forza Campania, prima di finire in cella nell’aprile del 2014. Ed è proprio il secondo arresto che sembra esaltare gli agenti, che si sentivano abbandonati da Cosentino (che risponde a stento alle loro telefonate, ndr), specie quando capiscono che sarà di nuovo detenuto a Secondigliano. Chiede Angelo Smeragliuolo (non indagato, ndr) a Umberto Vitale: «tu tutto a posto... ti ha detto tutto a posto o’ signore?».



Vitale risponde «eh, e quello (riferito a Cosentino, ndr) ora deve dire per forza tutto a posto». E Angelo Smerigliuolo commenta: «Hai capito ... ora abbiamo il porco per le mani», e Vitale con tono scherzoso «ora devi prendere il mattarello come dicesti tu».



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