Napoli, boom di turisti, il nuovo record piene 9 camere su dieci: «Qui una meta europea»

400mila visite in città tra il giorno della Liberazione e la Festa dei Lavoratori

La folla di turisti sul lungomare
La folla di turisti sul lungomare
di Gennaro Di Biase
Sabato 27 Aprile 2024, 23:34 - Ultimo agg. 28 Aprile, 18:25
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Il turismo tra record presenti e rincari all’orizzonte. Il numero di visitatori è di quelli mai registrati prima a Napoli a fine aprile, con gli alberghi pieni al 91%, ma si accompagna alla possibilità di un aumento ulteriore della tassa di soggiorno all’ombra del Vesuvio in vista dell’anno prossimo, cioè quello del Giubileo.

La legge di Bilancio prevede infatti che, per il 2025, i Comuni capoluogo di provincia possano aumentare di due euro l’imposta, utilizzando il surplus raccolto per lo smaltimento dei rifiuti. Va sottolineato che per Roma e Venezia l’incremento è già ufficiale. Resta comunque da registrare un numero elevatissimo di presenze, per la primavera in corso, con 400mila visite in città tra il giorno della Liberazione e la Festa dei Lavoratori.

I dati

A fornire queste stime al Il Mattino, è stato l'osservatorio sul monitoraggio dei flussi dell'assessorato comunale al Turismo di Teresa Armato. Nove camere piene su dieci tra fine aprile e inizio maggio. A contribuire a questo dato, senza precedenti, è anche il Comicon a Fuorigrotta.

La fiera del fumetto, dell'arte visuale e dell'intrattenimento, si concluderà oggi alla Mostra d'Oltremare. E punta quest'anno a sfiorare le 180mila visite. Secondo le cifre di Federalberghi Napoli, gli hotel sono praticamente tutti sold-out o quasi, compresi i piccoli e i medi.

I numeri di questi giorni sono da record: occupazione camere del 25 aprile all’85%, per il 26 al 90% e per il 27, cioè oggi, 91%. La permanenza in questo ponte è stata anche di 4 notti, per poco meno di 50mila presenze. Per il primo maggio siamo intorno al 70% di prenotazioni, perché il calendario è sfavorevole (sarà mercoledì). In ogni caso, la città è strapiena. Da rimarcare, tra gli altri, il dato sull'allungamento dei pernottamenti in città. Non stiamo più parlando, cioè, di un turismo mordi e fuggi, ma di visitatori che investono tempo e spendono per vivere la città. E per dormirci.

Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi Napoli, sottolinea il boom di visite, ma chiede più servizi. «In un periodo di grande affluenza turistica, come i ponti di primavera, è fondamentale che le istituzioni ascoltino le associazioni di categoria che diventano la voce dei turisti – è l’allarme di Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi Napoli – Ogni giorno raccogliamo le richieste dei nostri ospiti che si lamentano per diversi disservizi in città. Ma resta attuale, nonostante l’introduzione del codice univoco, anche la lotta all’abusivismo. Sono necessari controlli e sanzioni che permetterebbero di ridurre anche l’evasione fiscale.

Le risorse

Ad esempio, l’incasso dell’imposta di soggiorno, che ha superato i 17 milioni di euro nel 2023, potrebbe essere ancora maggiore. Si tratta di una risorsa importante da utilizzare a tutela dell’accoglienza dei turisti e non per ripianare problemi di bilancio. Oggi si parla di ulteriori aumenti dell’imposta in vista del Giubileo. Si tratterebbe solo di una forzatura dopo l’incremento già attuato lo scorso anno, che non porterebbe nessun beneficio, ma potrebbe spostare flussi turistici verso altre destinazioni». L'ultimo riferimento di Naldi va all’ipotesi del rincaro che, meno di 20 giorni fa, mise in campo l’assessore al Bilancio del Comune Pierpaolo Baretta, nel corso dell’illustrazione del bilancio preventivo 2024-2026.

«È necessario porre una maggiore attenzione all'intera problematica delle entrate – le sue parole – proponendoci l'obiettivo di incrementarle senza ricorrere a ulteriori tasse o tributi, salvo aggiustamenti fisiologici o interventi previsti dalla legislazione nazionale». In proposito, la posizione fornita ieri da Palazzo San Giacomo sottolinea che il rincaro dell’imposta di soggiorno verrà discussa a partire dall’autunno, cioè una volta tramontata l’alta stagione delle visite estive e questa della tarda primavera.

Nei tavoli di confronto - precisano sempre dal Comune - sarà naturalmente previsto un dialogo con le associazioni di categoria coinvolte nel settore turistico. L’aumento non è all’ordine del giorno, insomma, ma in autunno inizieranno i dialoghi. Il rincaro massimo, per Napoli, sarebbe di due euro. Allo stato attuale delle cose, chi soggiorna in un albergo a 5 stelle paga 5 euro, 4 euro li sborsa chi pernotta un 4 stelle.

Le strutture

Tre euro, invece, la spesa per un 3 stelle o di chi sceglie di dormire in uno dei circa 10mila alloggi delle strutture ricettive extralberghiere. All’ombra del Vesuvio, in pratica, un turista potrebbe arrivare a pagare 7 euro a notte di imposta di soggiorno.

Una cifra non ancora ufficiale, ma sicuramente possibile tra meno di 12 mesi. Roma e Venezia, intanto, hanno già optato per il rincaro massimo, di 12 euro.

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