Rissa a Napoli, tenta di sedare la lite e viene ferito da un cavatappi

Coinvolti quattro giovanissimi tutti residenti ad Agropoli

L'intervento della polizia ai Quartieri
L'intervento della polizia ai Quartieri
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 21 Aprile 2024, 23:26 - Ultimo agg. 23 Aprile, 07:36
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Voleva sedare una lite esplosa improvvisamente tra alcuni ragazzi in un locale dei Quartieri spagnoli, cercava solo di fare da paciere, e per questo ha rischiato di essere ucciso. Si inserisce nel capitolo dei miracoli per scampato pericolo l’episodio di cui è stato incolpevole protagonista un 34enne napoletano ferito con la punta di un cavatappi alla scapola: pochi centimetri più in là, e la vite autofilettante gli avrebbe perforato il polmone.

Un’indagine-lampo della Polizia di Stato ha consentito di ricostruire i fatti e di arrestare i presunti aggressori, ora accusati di tentato omicidio: sono quattro giovanissimi tutti residenti ad Agropoli, intercettati dalle volanti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura pochi minuti dopo l’aggressione. Con loro è stata anche denunciata una 16enne.

La notte alcolica

Sabato notte ai Quartieri spagnoli.

I vicoli a ridosso di via Toledo brulicano di gente, la zona che un tempo si evitava di percorrere per i pericoli legati alla piccola e grande criminalità sono un vago ricordo. Le stradine a schiera oggi sono diventate uno dei più attrattivi poli per napoletani e turisti, facendo la concorrenza alla zona dei “baretti” di Chiaia: ristoranti, pizzerie, ma soprattutto tanti bar e locali. Nelle serate del fine settimana l’alcol (e non solo) scorre a fiumi, con tutti i rischi che derivano dall’abuso.

Ed è in questo contesto che maturano le premesse di una violentissima rissa. Stando alle indagini della polizia, tutto ha inizio all’interno di un locale di vico Due Porte a Toledo, o meglio, nei bagni del bar: per motivi ancora poco chiari alcuni ragazzi iniziano a litigare. Prima volano parole grosse, poi si passa alle vie di fatto. Botte da orbi, con il fuggi fuggi dei clienti terrorizzati e i contendenti che sfasciano anche alcune parti del locale, danneggiando porte e suppellettili.

La paura

Sono momenti resi ancora più drammatici nel momento in cui il numero dei contendenti aumenta. Fronteggiare in questi casi la situazione è sempre molto difficile, e - come suggerivano un tempo genitori saggi - quando scoppia una rissa la prima cosa da fare è darsela a gambe.

Tuttavia avere sangue freddo non sempre è cosa facile, e - nel generoso tentativo di evitare conseguenze ancora più gravi - di fronte a quel parapiglia un 34enne cerca di separare i violenti: nella concitazione, però, viene centrato alla spalla destra da un violentissimo colpo con un oggetto contundente, che poi si scoprirà essere un affilatissimo cavaturaccioli.

L’uomo vacilla, mentre le comitive che se la stavano dando di santa ragione si danno alla fuga. Qualcuno allerta il 112, e dalla vicina Questura partono alcune pattuglie. Quando si rende conto di essere stata colpita, la vittima cerca di raggiungere a piedi il vicino ospedale dei Pellegrini, ma - sanguinante - barcolla e si accascia dopo solo pochi metri; i militari dell’Esercito che stazionano in largo Berlinguer, all’altezza della fermata della metro di Toledo, sono i primi a soccorrerlo e a contattare il 118: verrà accompagnato da un’ambulanza in codice rosso, ma non in pericolo di vita, all’ospedale Cardarelli. È fuori pericolo.

Le indagini

Gli investigatori partono subito dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona dei Quartieri: una di queste, in particolare, inquadra un gruppo di giovani mentre salgono precipitosamente a bordo di un’auto fuggendo in direzione di piazza Matteotti. È la traccia giusta, la pista investigativa che, di lì a poco, riuscirà a chiudere il cerchio sugli aggressori.

Video

Via radio, dalla centrale operativa della Questura parte una nota radio: la vettura dei ricercati viene individuata in via Galileo Ferraris, nel tentativo di imboccare l’autostrada per Salerno. Sul posto convergono le volanti che bloccano il mezzo con cinque persone a bordo: sui loro vestiti ci sono macchie di sangue fresco, e tutti presentano escoriazioni al volto. Ma c’è di più: nel cofano dell'auto vengono trovati ben tre cavatappi, utilizzati durante la rissa. Finiscono in carcere una 18enne, un 19enne, un 22enne marocchino ed un 22enne tunisino tutti residenti ad Agropoli, mentre una quinta persona, sedicenne, viene denunciata alla Procura dei minori. Per tutti, le accuse sono gravissime: rissa, lesioni personali aggravate e danneggiamento.

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