Napoli, 17enne accoltellato dal branco: «Aggressori ancora liberi e impuniti»

La madre della vittima: "Sono stati tutti identificati ma girano per la città e postano video sui social"

Napoli, 17enne accoltellato dal branco: «Aggressori ancora liberi e impuniti»
Napoli, 17enne accoltellato dal branco: «Aggressori ancora liberi e impuniti»
Domenica 21 Gennaio 2024, 16:45 - Ultimo agg. 18:33
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A due mesi esatti dall'aggressione ad opera di una gang di giovanissimi che hanno accoltellato un 17enne nella Galleria Umberto di Napoli, reo solamente di essersi fermato a parlare con alcune conoscenti degli aggressori, la madre della vittima si rivolge al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli per chiedere giustizia per il figlio.

«Nonostante gli aggressori siano stati identificati e gli siano state anche notificate le gravi accuse per le quali sono co-imputati - spiega la donna - nulla è ancora accaduto. Mio figlio è psicologicamente distrutto e non si è ancora ripreso da quella terribile notte e non vuole più uscire da solo come fanno tutti i suoi coetanei, mentre i suoi aguzzini girano liberamente per la città postando video sui social, senza alcun segnale di pentimento per ciò che hanno commesso.

L'ultima volta che ho sentito il nostro legale la scorsa settimana, mi ha assicurato che tutto stava procedendo per il verso giusto.

Ma noi siamo stanchi di aspettare e troviamo ingiusto che questi criminali continuino la loro vita come se nulla fosse mentre mio figlio lotta disperatamente per riprendersi la sua di vita. Tra poco compirà 18 anni e il regalo che vorrei ricevesse è proprio quello di recuperare fiducia nella giustizia e nella comunità».

Video

Il giovane «e la sua famiglia devono avere giustizia al più presto - ha dichiarato Borrelli. È inaccettabile che le vittime siano lasciate sole con i loro drammi dallo Stato mentre i carnefici continuino liberamente a condurre la loro vita senza alcun segnale di pentimento e neanche di riflessione per ciò che hanno commesso. Di questo passo corriamo il serio rischio che i cittadini perdano sempre più la fiducia nei confronti della giustizia e dello Stato. Noi continueremo a seguire la vicenda fino a quando giustizia non sarà fatta e i suoi aggressori non saranno puniti come meritano. Solo scontando la giusta pena ci potrà essere l'inizio di un vero ravvedimento. Diversamente, si darà un segnale fortemente sbagliato e fuorviante per centinaia di giovani a rischio della nostra città».

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