Un adolescente su tre si ubriaca: presentata l’App contro le dipendenze

Alcol, un ragazzo su tre si ubriaca
Alcol, un ragazzo su tre si ubriaca
Mercoledì 23 Dicembre 2015, 16:48 - Ultimo agg. 16:53
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Si è trattenuta a lungo per rispondere alle domande, a tratti impietose, spesso sofferte, fatte a raffica dai ragazzi presenti di cui ha calamitato l’attenzione. Più e più volte ha spiegato che ognuno è artefice del proprio destino: «Assumere sostanze è una scelta, che non ha margini di sicurezza, ma che prima o poi si paga cara. Una scelta che mira l’integrità psico-fisica». E poiché conosce bene la difficoltà con cui i ragazzi si aprono e chiedono aiuto, prima di salutare Giorgia (autrice con Renzo Agasso del libro “Vuoi trasgredire, non farti”) ha promesso una risposta privata e riservata a tutti quelli che vorranno contattarla attraverso la sua pagina FB “Giorgia Benusiglio prevenzione droghe”.


Si è concluso così l’incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Marcelli, nel corso del quale è stata presentata l’App contro le dipendenze (per dispositivi Apple e Android) nata dalla collaborazione di diversi enti, dalla Regione Campania all’Università degli Studi di Napoli Federico II, assieme alla comunità di recupero per tossicodipendenti Il Camino. Un’applicazione salvavita, gratuita, scaricabile su cellulari o smartphone che è capace di dare un’indicazione del livello di alcol nel sangue e misurare i riflessi prima di mettersi alla guida. «Se bevi, perdi un’occasione, questo è il messaggio che deve passare – spiega Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia dell’Università Federico II, uno dei relatori alla presentazione dell’applicazione -, l’App serve per auto testarsi, un modo di creare conoscenza dei rischi tra giovani con gli strumenti offerti dalla tecnologia, è alto il rischio di sottovalutare alcuni comportamenti pericolosi dei ragazzi, che propendono verso l’abuso di alcol e droghe, che sono reperibili facilmente nella società contemporanea». Sulle dipendenze sono scioccanti i dati emersi da uno studio del Dipartimento di Medicina e Prevenzione della Federico II, coordinato dalla comunità Il Camino e con la partecipazione dell’Asl Napoli 3 Sud. Lo studio è stato fatto intervistando alcuni istituti scolastici di Castellammare di Stabia sui comportamenti di mille ragazzi tra 17-18 anni sul consumo di alcolici e droghe e riferisce che il 70% degli interpellati è fumatore, il 13% fuma oltre 30 sigarette al giorno, mentre sull’alcol il 70% ha già provato superalcolici, che nei gusti dei ragazzi vengono dopo la birra. E il 12% ha ammesso di aver guidato in stato di ubriachezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. «


Ai ragazzi – spiega Pietro Falco, psicologo della Comunità Il Camino - posso dire quello che volvo sentirmi dire da ragazzo.
Ci sono ragazzi che vogliono smettere di sognare e che preferiscono distruggersi con l’alcol o la droga. Nessuno può impedirlo. L’obiettivo di quest’App e quello di far tornare i ragazzi vivi a casa». Gaetano De Donato, governatore eletto del Distretto 2/00 del Rotary International, spiega che «il Rotary lavora come service per la comunità. I giovani vanno informati sui rischi, poi naturalmente sono loro a trarre le conclusioni». Infine Luisa Peluso, dirigente scolastico del Liceo Mercalli: «Per i ragazzi si sono mossi Università, Regione, istituti di recupero. L’alcol e le droghe sono devastanti hanno effetti. E’ importante riuscire a responsabilizzare i ragazzi perché non è pensabile che in ogni istante della loro vita ci siano i genitori a tenerli a freno. Bisogna dare loro dei valori».
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