Bagnoli, Fitto a Napoli da Manfredi: «Pronti i fondi dello Stato»

Blitz del ministro e stretta di mano col sindaco: ​«Tornerò col premier Meloni»

Il ministro Raffaele Fitto con il sindaco Gaetano Manfredi
Il ministro Raffaele Fitto con il sindaco Gaetano Manfredi
di Luigi Roano
Venerdì 17 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18 Maggio, 09:17
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«I soldi per Bagnoli sono della Regione? Il miliardo e 200 milioni stanziati sono tutti fondi del governo, non c'è il minimo dubbio su questo. Sono fondi nazionali, del bilancio dello Stato. Ma non rovino una giornata bella come questa con polemiche inutili». A parlare è il ministro per la Coesione Raffaele Fitto che piomba a Bagnoli e incontra il sindaco di Napoli commissario di governo per l'area ex Italsider Gaetano Manfredi e chiarisce un po' di cose. Come le fonti del finanziamento che non è roba di poco conto e sul governatore Vincenzo De Luca non replica, ma Fitto punge. Insomma, non c'entrano nulla i soldi di Bagnoli con quelli del Fondo di sviluppo e coesione che la Regione Campania deve avere dal ministero di Fitto con il quale ha ingaggiato una lite finita nei tribunali. Il blitz di Fitto ha un risvolto più politico, ovvero l'altolà al governatore campano. Appena tre giorni fa De Luca ha fatto sapere al sindaco che doveva parlare con lui di Bagnoli perché ritiene che lo stanziamento sia stato tolto dai fondi della Regione. L'arrivo del ministro a strettissimo giro da quella affermazione del governatore blinda lo stanziamento e rasserena Manfredi «con il quale la collaborazione - spiega Fitto - fin dal primo momento è stata positiva e proficua».

Il cambio di marcia 

È ancora il ministro a spiegare: «La presidente Meloni mi ha chiesto di essere qui per verificare assieme a Manfredi il livello di avanzamento dei progetti approvati in Cabina di regia per i quali abbiamo previsto il finanziamento: per la prima volta si parla con concretezza, e in maniera vera di risorse. Si cambia marcia dopo anni di attesa. Nei prossimi giorni ci sarà la firma dell'accordo tra la presidente Meloni e il sindaco commissario. Non più stanziamenti a pioggia che si polverizzano in mille piccoli progetti. Ma un accordo di coesione sulla scorta di un cronoprogramma per ogni singola opera, ci sarà così la possibilità di verificare il lavoro che si sta facendo. C'è chi fa affermazioni generiche e chi invece mette in campo la concretezza». La stoccata è ancora per De Luca. Quanto alla firma c'è la possibilità che il premier Giorgia Meloni venga a Napoli a firmare l'accordo con il sindaco.

Sta valutando la sua agenda e anche un tema non trascurabile che potrebbe essere quello della «strumentalizzazione politica» della firma a ridosso delle elezioni europee. La cosa certa è che la premier ci sta pensando. «Meloni - spiega ancora il ministro Fitto - fin dal primo giorno del Governo ha messo Bagnoli come priorità. Restituire Bagnoli alla città significa trasformare Napoli». Sarebbe, poi, per Meloni la sua prima visita a Napoli nella veste di presidente del Consiglio. 

I fondi Fsc

Vincenzo De Luca è il convitato di pietra a Bagnoli, Fitto lo sa ma spegne subito il fuco: «Abbiamo firmato peri Fondi con 17 Regioni, ci sarebbe da preoccuparsi se fosse il contrario. Non c'è una data per la firma della Campania come non c'è per la Sardegna, la Sicilia e la Puglia. In Sardegna ci si è fermati per le elezioni, le altre hanno a disposizione ingenti risorse sul 2014-2020, bisogna chiedere alla Ragioneria dello Stato per vedere qual è la loro capacità di spesa, c'è la necessità di fare una verifica su questo periodo». E ancora Fitto lancia la seconda stoccata: «Non faccio polemiche, io rispetto chi ha un ruolo istituzionale. La mia disponibilità è totale nei confronti di tutti, con lo stesso approccio, rispettando le regole, il percorso, magari anche rispettandosi, perché penso che sia molto utile». 

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La sinergia 

Manfredi è soddisfatto e avverte però De Luca: «C'è sempre tempo e spazio - dice - per un dialogo costruttivo e finalizzato a fare cose concrete per i cittadini come rileva lo stessa ministro con il quale c'è grossa sinergia. Il resto sono parole inutili. Su Bagnoli dopo tanti anni di attesa e promesse mancate e progetti mai realizzati ora c'è la possibilità di portarla a termine». Quindi, sulla visita del ministro: «Ringrazio Fitto - spiega Gaetano Manfredi - è stata l'occasione per un verifica su un lavoro di due anni, abbiamo discusso degli approfondimenti da fare». Quindi sul futuro immediato: «Tra giugno e luglio apriremo i cantieri per completare le bonifiche, vedremo fisicamente gente al lavoro e le gru perché con questo finanziamento Bagnoli finalmente sarà completata». 

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