Terremoto Irpinia, de Magistris: «Non dimentichemo».
De Luca: «Piani antisismici innanzitutto»

Terremoto Irpinia, de Magistris: «Non dimentichemo». De Luca: «Piani antisismici innanzitutto»
Mercoledì 23 Novembre 2016, 11:33 - Ultimo agg. 12:56
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«Il 23 novembre 1980 è una giornata che non potremo mai dimenticare». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, nel giorno del 36esimo anniversario del terremoto dell'Irpinia. De Magistris ha ricordato le migliaia di morti del sisma campano.

« Napoli - ha aggiunto il sindaco - non potrà mai dimenticare quel lutto ed è per questo che da parte nostra ci sono grande sensibilità e vicinanza alle popolazioni del Centro Italia che da mesi soffrono per una sequela sismica senza precedenti». Rispetto al sisma del 1980 in Irpina, de Magistris ha sottolineato che «le comunità irpine e campane ancora portano i segni di quella ferita».


Anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ricorda il sisma sulla sua pagina Facebook: «Dopo 36 anni ferite ancora aperte e procedure ancora da completare, la tragedia immane del terremoto dell'80 ci fa ricordare il dolore e non dimenticare i nostri obiettivi. Abbiamo il dovere di essere sempre pronti, responsabilmente. Piani antisismici innanzitutto. Siamo al lavoro per rendere il fascicolo del fabbricato obbligatorio per gli edifici pubblici e nuova edilizia».

«Sembra incredibile ma stiamo concludendo noi alcune partite amministrative che erano rimaste appese per 36 anni, con finanziamenti ancora da erogare, relativi al terremoto dell'80» ha detto ancora De Luca .
«Il dovere - ha affermato - che abbiamo per chi ricorda quella tragedia è di prepararci per quanto possibile a nuove vicende drammatiche come quella.
Interventi come questa nuova strada sono una risposta responsabile. Cercheremo di fare passi in avanti anche per il fascicolo del fabbricato: è complicato sul piano amministrativo, perché non possiamo obbligare i privati a dotarsene, ma vorremmo renderlo obbligatorio per gli edifici pubblici e la nuova edilizia. Ci sarà magari un sacrificio per le nuove abitazioni ma avremo un quadro chiaro delle condizioni abitative del nostro territorio»
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