La mobolitazione che ha portato in piazza in 13 città italiane il circo e lo spettacolo viaggiante ha prodotto due decreti del ministro Franceschini per complessivi 11 milioni di euro di stanziamento per lo spettacolo viaggiante e un milione per il circo.
«Un segnale di attenzione indiscutibile», dice Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi-Agis. Ma la situazione dello spettacolo circense in Italia, dopo un anno di pandemia, è molto grave e gli animali rischiano di morire di inedia.
«La situazione è drammatica, da febbraio non stiamo facendo nulla in Italia e abbiamo avuto da parte della Coldiretti di Verona una donazione di 8 balloni di fieno per i cavalli e sapete quanto dura un ballone? Un giorno e gli animali mangiano tutti i giorni», commenta Flavio Togni.
«Ora abbiamo 44 cavalli e 11 tigri - spiega - Quest'ultime, se femmine, mangiano 6 chili di carne al giorno, se maschi 8 o 9 e il cibo di certo non cade dal cielo. Come facciamo? Per fortuna abbiamo i nostri fornitori di carne, fieno e mangime in generale che ci aiutano, ma adesso le riserve cominciano a mancare».
Sugli aiuti del governo, Togni dice che «finora sono stati 8mila euro in totale.
«In più i dipendenti vanno pagati comunque - prosegue il circense - Non possiamo certo dire loro che, siccome non facciamo spettacoli, debbano pensare ad accudire gli animali senza che percepiscano uno stipendio. Franceschini ha annunciato ristori? Gli aiuti che verranno saranno graditi e soprattutto necessari».
«La speranza è che la macchina possa ripartire, anche se si parla di una capienza ridotta del 25%, con 200 persone a seguire gli spettacoli - racconta Togni - E sinceramente con questi numeri non so come possiamo fare. Con i tempi che corrono la politica dei prezzi deve essere al ribasso e non al rialzo. Facendo una media di 10 euro a biglietto sono 2000 euro ad esibizione. Per abitudine noi circensi siamo positivi, vediamo la luce in fondo al tunnel. Ma bisogna arrivarci», conclude Flavio Togni.