Manovra, ok della Ue. Ma l'Italia resta sotto osservazione

Manovra, ok della Ue. Ma l'Italia resta sotto osservazione
Mercoledì 25 Febbraio 2015, 16:44 - Ultimo agg. 26 Febbraio, 19:36
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La Commissione Ue ha deciso di non aprire una procedura contro l'Italia dopo l'analisi della Legge di Stabilità da parte del Collegio dei Commissari. Secondo quanto si legge nel documento esaminato oggi, gli «squilibri sono rimasti invariati, richiedono monitoraggio specifico e decise azioni politiche» ma sono riconosciuti fattori rilevanti.



Nessuna procedura per il debito italiano, perché la Commissione ha tenuto in conto i fattori rilevanti come le riforme, ha detto il vicepresidente Valdis Dombrovskis, spiegando che anche il Belgio è salvo dalla procedura.




«Nel caso della Francia, dell'Italia e del Belgio», i tre paesi sotto osservazione, «è cruciale la piena implementazione delle riforme strutturali in atto e in programma», scrive la Commissione europea dopo l'analisi da parte del Collegio dei Commissari delle leggi di stabilità. L'Italia resta nella categoria dei 'sorvegliati speciali' per squilibri macroeconomici, dove si trova dal 2014, ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici.



«Il Jobs Act italiano ha fatto decisivi cambiamenti nella legislazione di protezione del lavoro e nei benefici per la disoccupazione per migliorare l'entrata e l'uscita dal mercato del lavoro
», si legge inoltre.



Ultimo avviso alla Francia affinché corregga il deficit eccessivo. Secondo quanto si legge nel documento della Commissione, una nuova raccomandazione «include stretti passaggi per il cammino di aggiustamento fiscale che dovranno essere rispettati e che saranno valutati regolarmente, con una prima valutazione a maggio 2015». La Francia si salva dalla bocciatura delle legge di stabilità, ha due anni in più per riportare il suo deficit sotto il 3%, ma dovrà fare degli sforzi aggiuntivi sul deficit strutturale sia quest'anno che il prossimo, e la Commissione li valuterà in corso d'opera, ha detto Dombovskis.



Ma ce n'è anche per la Germania.
Era già tra i Paesi con squilibri eccessivi per il suo surplus, peggiora la sua posizione e «scala di un gradino» la procedura per squilibri, ha detto il commissario Pierre Moscovici precisando che è causa degli «insufficienti investimenti» ma che «nessun piano correttivo è stato chiesto».
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