Mercati rionali, a Roma scatta la serrata per protesta

No Bolkestein, mercati rionali chiusi per protesta
No Bolkestein, mercati rionali chiusi per protesta
di Lorena Loiacono
Martedì 21 Febbraio 2017, 10:01 - Ultimo agg. 10:23
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Una serrata generale, che dilaga a Roma a macchia di leopardo in tutta le zone della città. Uno sciopero di massa, previsto per oggi, che vedrà abbassare la saracinesca dei banchi nei mercati rionali così come delle bancarelle a rotazione, presenti in molte zone della Capitale.

Una protesta insolita, che di fatto lascia spoglie le strade così come le conoscono i romani, per un’intera giornata. Mentre sui furgoni dei banchi e tutto intorno ai mercati che restano vuoti, campeggia sempre più diffusa la scritta “No Bolkestein”. Che cosa significa? Gli ambulanti e tutti coloro che vendono su suolo pubblico, compresi i box nei mercati rionali, sono in protesta con la direttiva comunitaria Bolkestein, per la quale chiedono il posticicpo dell’applicazione al 2020, che prevede l’assegnazione delle concessioni per i banchi non con rinnovo automatico, come avvenuto finora, ma tramite gare pubbliche, che ne prescrivano anche limiti di durata.

Se da un lato la liberalizzazione del mercato permetterà ai nuovi di inserirsi nel settore, dall’altro si rischia che ne escano i veterani. Quelli che, a Roma, vendono da una vita. Ne sanno qualcosa i venditori storici del mercato di Testaccio o quelli di Val Melaina, di San Giovanni di Dio e di via Niccolini a Monteverde, di piazza Vimercati al Nuovo Salario, dell’Alberone o di piazza Cipro. Tutti in prima linea, a fine novembre scorso, quando la protesta dei venditori su strada invase piazza della Repubblica. Oggi si torna a protestare e sono migliaia i commercianti coinvolti: 5.000 circa gli operatori nei mercati giornalieri e poco meno in quelli settimanali, oltre 2.000 gli ambulanti tra bancarelle a rotazioni e posteggi fissi e circa 2.700 quelli con licenze itineranti, che girano per fermarsi solo a richiesta. In tutto circa 14mila posti di lavoro più tutti i collaboratori.
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