Mondragone: lidi balneari, rebus concessioni ma arriva altra proroga

Il Comune fissa al 2025 la scadenza

Lidi balneari a Mondragone
Lidi balneari a Mondragone
di Pierluigi Benvenuti
Martedì 9 Gennaio 2024, 08:34
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L'amministrazione comunale di Mondragone decide di differire il termine di scadenza delle concessioni demaniali attualmente in atto fino alla fine del dicembre 2025. Lo fa approvando una delibera con le linee di indirizzo per il dirigente dell'area tecnica dell'ente chiamato a esaminare e a decidere in merito alle concessioni demaniali per finalità turistiche e ricreative. Il provvedimento riguarda la gran parte degli stabilimenti balneari del territorio e mira a fare chiarezza in vista della prossima stagione estiva e a dare un minimo di serenità e stabilità agli operatori. Anche per consentire loro di programmare le attività in maniera più precisa. Questo, in un momento di incertezza gravante sul settore e di incertezza normativa visto che il decreto legge di fine anno in materia di concorrenza è finito sotto la lente d'osservazione della Commissione Europea e che l'Italia rischia l'apertura di una procedura d'infrazione per la violazione della direttiva Bolkestein. Si tratta del provvedimento con cui la Comunità Europea ha stabilito la messa a gara annuale delle concessioni per l'utilizzo ai fini turistici delle aree demaniali, in particolare di quelle costiere.

In questo quadro, l'amministrazione ha dato indicazioni al responsabile dell'area tecnica di valutare la sussistenza delle difficoltà legate all'espletamento della procedura ai fini della predisposizione di un atto motivato ed eventualmente «differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, entro il 31 dicembre 2025, o entro il termine che emergerà dall'evoluzione normativa in itinere». Fino a questa data l'occupazione dell'area demaniale da parte del concessionario uscente «dovrà ritenersi comunque legittima, anche in relazione alle previsioni del codice della navigazione».

Infine, tra le altre indicazioni fornite, c'è quella di seguire, «nel differimento del termine di scadenza delle concessioni esistenti, gli orientamenti giurisprudenziali vigenti». L'amministrazione locale sta seguendo la vicenda relativa alla direttiva Bolkestein. Non mancano le preoccupazioni tra gli operatori del settore, i quali vedono messo a rischio da un possibile avvento di competitor stranieri e delle multinazionali il proprio lavoro e gli investimenti operati e programmati per ammodernare le strutture ricettive e cercare di renderle più attrattive.

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Le associazioni di categoria hanno fatto notare a più riprese la peculiarità tutta italiana delle aziende balneari e la situazione particolare del litorale casertano, dove i lidi sono gestiti in gran parte da imprese familiari. E dove, specie a Mondragone, mancano due presupposti fondamentali per la messa a gara annuale delle concessioni: la scarsità del bene (sono infatti ancora tanti i tratti di spiaggia concedibili), e la domanda, l'interesse cioè a investire nella zona. Sul fronte comunale c'è un altro progetto: la giunta ha dato incarico, sempre al responsabile della ripartizione tecnica, di predisporre un nuovo piano economico-finanziario e la relazione tecnica e illustrativa per poi procedere alla messa in gara della concessione in uso per cinque anni del palazzetto dello sport. Questo dopo la decisione di annullare, per errori formali, la precedente selezione. «La gestione degli impianti sportivi comporta l'impiego di risorse sia in termini di personale che di spese di manutenzione. La loro concessione in gestione a soggetti terzi è perciò la scelta più opportuna», spiega il sindaco Francesco Lavanga. 

 

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