Mose, giallo sul sindaco indagato: la Procura nega, ma l’inchiesta c’è

Gli ex sindaci (da sin) Massimo Cacciari, Paolo Costa e Ugo Bergamo
Gli ex sindaci (da sin) Massimo Cacciari, Paolo Costa e Ugo Bergamo
di Maurizio Dianese
Domenica 20 Settembre 2015, 10:09 - Ultimo agg. 13:19
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VENEZIA - L'inchiesta porta con sé un piccolo giallo. La Procura di Venezia infatti ha smentito la notizia, data ieri dal Gazzettino, di una indagine che coinvolge un ex sindaco di Venezia. Meglio, il procuratore aggiunto Carlo Nordio, afferma che non c'è alcun ex primo cittadino iscritto nel registro degli indagati. Ma il Gazzettino ha scritto e ribadisce che esiste una indagine che ruota attorno alla figura di un ex sindaco di Venezia. Che poi nessuno figuri nel registro degli indagati non significa che non ci sia l'inchiesta. Del resto, che le indagini sul sistema Mose non siano concluse è certo e che alcuni approfondimenti riguardino episodi che sono rimasti in ombra e che devono essere chiariti, è altrettanto certo.



Di tre ex sindaci peraltro si trova traccia nei faldoni del Mose. Di Cacciari (tre mandati 1993-1997; 1997-2000 e 2005-2010) e Bergamo (1990-1993) parla direttamente Giovanni Mazzacurati, perché Cacciari aveva chiesto a Mazzacurati un aiuto per la ditta Marinese, che allora era proprietaria del calcio Venezia e navigava in cattive acque, di Bergamo invece Mazzacurati parla a proposito di un finanziamento pre elettorale. «Cacciari mi ha chiesto una sponsorizzazione di 300mila euro per la squadra di calcio. Poi abbiamo avuto piccoli...esborsi per Bergamo», dice Mazzacurati. Dal canto suo, il filosofo già sindaco Massimo Cacciari replica, relativamente a possibili nuove inchieste legate al Mose: «Non so nulla di tutto questo - dice - Ammetto non ne ho la più pallida idea»...