Nel suo giorno più lungo, Lula da Silva puntava ad apparire come la vittima senza colpa che si consegna volontariamente nelle mani dei suoi accusatori: «mi consegno ma sono innocente» è il messaggio che l'ex presidente brasiliano, condannato a 12 anni di carcere per corruzione, ha lanciato ai sostenitori.
Giornata frenetica.
A più riprese i suoi sostenitori hanno inneggiato alla «resistenza» e hanno incitato Lula a non consegnarsi. Lui, vestito con una semplice t-shirt scura, ha risposto con gesti e saluti, scambiando abbracci e gesti d'intesa con gli altri politici sul palco. Al suo fianco anche la fedelissima ex presidente brasiliana Dilma Roussef. Alla fine della celebrazione Lula si è lanciato in una lunghissima arringa. Polizia federale e pubblico ministero, ha attaccato, «hanno mentito» sulla sua vicenda giudiziaria.