Tensione al G20, la sicurezza cinese pretende di ispezionare le valigie di Hollande e Renzi

Tensione al G20, la sicurezza cinese pretende di ispezionare le valigie di Hollande e Renzi
di Marco Conti
Lunedì 5 Settembre 2016, 11:32 - Ultimo agg. 11:42
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dal nostro inviato
HANGZHOU Procedure di sicurezza strettissime e molta diffidenza. Il primo G20 in terra cinese passerà alla storia non solo per essere stato ospitato nell'antica capitale della seta i cui abitanti - nove milioni - sono stati messi in ferie pagate per l'intera settimana. O per i vertiginosi costi e lo sfarzosissimo spettacolo sul lago offerto da Xi Jinping ai suoi ospiti, ma per le ferree regole imposte dai cinesi. Regole rigidissime che vietano ai giornalisti accendini, caramelle e bastoni da selfie che vengono sequestrati ai controlli. Non meglio va agli uomini della sicurezza che solitamente accompagnano i leader. All'arrivo ne hanno fatto le spese gli americani con Barack Obama costretto a scendere dall'Air Force One dal portellone posto nella pancia dell'aereo e non dalla solita scaletta posta di fronte la porta anteriore. Niente tappeto rosso per Obama e niente foto e riprese televisive per i giornalisti al seguito fatti allontanare prima dell'uscita di Obama dall'aereo.

Questa mattina, alla ripresa dei lavori, gli efficientissimi cinesi hanno però superato se stessi pretendo di ispezionare anche le valigie del presidente francese Francois Hollande e del presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi.
 Attimi di imbarazzo, ma i cinesi non mollano, le consegne sono precise. Il cerimoniale italiano resiste e non molla la valigia mentre quello francese ingaggia un vivace contraddittorio mentre gli uomini della sicurezza cinese circondano la valigia di Hollande senza però toccarla. Tensione, qualche parola di troppo, la minaccia di una formale protesta diplomatica e l'equivoco si scioglie grazie ad un intervengo dall'alto che, via telefono,  concede il pass senza ispezione. Le valigie di Hollande e di Renzi sono salve. Questione di principio, ovviamente. Ma forse, almeno per gli alterati francesi, non finisce qui.
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