Berlusconi ai colonnelli azzurri: «Ora mi impegno io»

Berlusconi ai colonnelli azzurri: «Ora mi impegno io»
di Antonio Calitri
Giovedì 2 Gennaio 2014, 11:51 - Ultimo agg. 15:40
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Con un messaggio d’auguri dal carattere istituzionale e dai toni pacati, Silvio Berlusconi è tornato a farsi vivo nel giorno di Capodanno e in un colpo ha smentito tutti i falchi del suo partito che gli chiedevano un attacco diretto al Colle e ha confermato la fiducia sulla nuova creatura dei club Forza Silvio, che proprio a San Silvestro erano stati messi alla berlina dai principali quotidiani come l’ultimo grande flop del Cavaliere. Mentre il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta e il senatore Maurizio Gasparri attaccavano il discorso di fine anno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Berlusconi ha sorpreso un po’ tutti pubblicando il suo stato d’animo sia sul sito internet che sulla pagina di Facebook dai toni tutt’altro ce aggressivi: «Faccio tanti auguri affettuosi a chi non sta bene, alle persone anziane che passeranno da sole questi giorni, agli studenti, alle mamme e ai papà che hanno la preoccupazione di far tornare i conti e di portare avanti la famiglia. E naturalmente anche agli imprenditori, piccoli e grandi, agli artigiani e a tutti coloro che soffrono questa situazione di crisi. A tutti io prometto un impegno grandissimo».



LOW PROFILE

Un messaggio che è giunto dopo il passaggio dall’anno vecchio al nuovo, trascorso con la famiglia dove i toni sono più per il dialogo che per la rottura ma che al tempo stesso ha avuto il merito di smentire tutti i retroscena e le prese di posizione dell’ultima ora. A partire dal contromessaggio che avrebbe dovuto mandare in onda durante o subito dopo il discorso del presidente della repubblica su consiglio di Augusto Minzolini. Non solo.



I BIG AL CONTRATTACCO

Al di là dei toni che si ricollegano anche all’intervista rilasciata il 30 dicembre al Tg5 e alla telefonata al club torinese Forza Silvio aperto dall’ex sottosegretario Mino Giachino dove aveva detto che «sono un vecchietto ma non posso permettermi di finire la mia avventura umana, imprenditoriale, da uomo di sport e da uomo di Stato come un perdente», la firma del messaggio che rimanda a ForzaSilvio.it spiega esattamente su cosa punta Berlusconi. E in qualche modo conferma la fiducia a Marcello Fiori e ai club Forza Silvio che proprio a San Silvestro erano finiti sotto attacco dei media che nelle ultime ore hanno parlato di «grande flop dei club di Berlusconi» e che «restano virtuali nove adesioni su dieci».



IL RECLUTAMENTO

Un pensiero che sembra essere più il sogno di tanti big del partito che dopo aver visto il sempre maggiore disinteresse del Cavaliere verso una Forza Italia tradizionale e delle vecchie facce, hanno pensato bene di sparare a zero sulla creatura, che sta avendo dei problemi burocratici (sia sulla composizione di un minimo di otto persone di cui cinque iscritte anche al partito che sulla richiesta di partita iva all’Agenzia delle entrate), ma resta il pallino di Berlusconi.
Il superamento delle 6.000 aperture su un obiettivo di 12.000 per la vigilia delle elezioni, non viene considerato un cattivo risultato ma fa morire di rabbia molti dei big che dopo essere stati rimandati sul proprio territorio per arginare le uscite degli amministratori locali verso Ncd di Angelino Alfano, temono di essere messi da parte. Perché come ha spiegato Berlusconi nelle sue telefonata ai club, se il partito i voti li raccoglie sul suo nome, i club possono conquistare ben 4 milioni di voti, 2,4 milioni con il porta a porta sugli indecisi, 1,6 milioni andando a presidiare ogni sezione elettorale per evitare brogli. La maretta tra club e vecchi big lo dimostra la questione scoppiata in Sicilia dove per il coordinamento regionale sembrava una partita tra Gianfranco Miccichè e Stefania Prestigiacomo, scavalcati secondo i rumors dal senatore Vincenzo Gibiino che ha sposato in pieno il progetto dei club. E non solo ha ricevuto una delle prime chiamate di Berlusconi (che poi ha dovuto telefonare pure alla convention di Grande Sud su pressioni di Miccichè) ma è addirittura andato oltre e ha proposto la sua zona come area pilota di un progetto che vuole dimostrare che si possono addirittura quadruplicare i nuovi club. Se nel progetto originario è previsto un club ogni 4-5 sezioni elettorali, Gibiino ha annunciato che «Catania si fa progetto pilota e lancia la sua sfida per la creazione di 335 Club Forza Silvio, uno per sezione elettorale», musica per le orecchie del Cavaliere e veleno per la vecchia guardia che puntava al partito.
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