Civati attacca: «Renzi è come Berlusconi è la Sinistra è peggiorata: esca non solo dai salotti ma anche dai divani»

Civati attacca: «Renzi è come Berlusconi è la Sinistra è peggiorata: esca non solo dai salotti ma anche dai divani»
Domenica 19 Luglio 2015, 19:30 - Ultimo agg. 19:40
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La sinistra oggi non deve più uscire solo dai salotti «ma anche dai divani, perchè è peggiorata». Lo ha detto Pippo Civati secondo il quale una volta c'era «la sinistra dei salotti, oggi c'è anche quella che dice dai divani bisogna fare l'unità della sinistra». A questa sinistra lui risponde con le proposte, «noi le abbiamo fatte - aggiunge riferendosi a Possibile - fatene anche voi».



E fino a quando queste non arriveranno lui dice di non voler più partecipare a convegni, dibattiti e interrogativi esistenziali. Voglio vivere liberamente dopo un anno complicato all'interno del Pd, con ragazzi più giovani che queste cose neppure le capiscono. Quindi a Cofferati, Fassina e agli altri esponenti della sinistra, Civati dice che va bene il programma, vanno bene le proposte di governo e noi ne faremo sempre di più. Ma insieme bisogna anche fare la mobilitazione un soggetto politico perchè altrimenti è una specie di Anno Mille e la sinistra sarà unita dopo la morte.



«Quella di Renzi non è più neppure un'evoluzione del berlusconismo, è Berlusconi». Lo dice Pippo Civati da Firenze nell'ultima giornata del Politicamp di Possibile, commentando quella che alcuni quotidiani definiscono oggi la rivoluzione di Renzi.



«È il titolo di tutti i giornali da due anni», aggiunge Civati, ma «le condizioni degli italiani non sono cambiate. Renzi dice che noi siamo dei nemici perchè non siamo possibili ma improbabili: secondo me è improbabile lui e sempre di più», conclude

Civati commenta poi l'ipotesi di tagliare la tassa della prima casa avanzata ieri da Renzi, una cosa per lui «impossibile» con queste condizioni di bilancio, «con i Comuni all'estremo delle forze, con Fassino che è il più renziano di tutti - Fassino e Renzi sono la stessa persona - che gli dice forse dovresti smettere di fare così»



Per il leader di Possibile quella attuale è un'estate molto calda e poco lucida del presidente del Consiglio che non ha detto una parola sull'evasione, sulla questione dei comportamenti nel rapporto con le istituzioni.
E Civati critica il Pd anche perchè sulla soglia ci sono personaggi un po' strani: giustamente Speranza gli chiede quando rispondi su Cosentino e Verdini.




All'interno del Pd Pippo Civati dice di essere rimasto più di un anno nella speranza che qualcun altro «potesse decidere di uscire» ma dal Politicamp di Firenze ora lancia un appello alla sinistra dei democratici: «Basta con gli Amletòs, con quelli che stanno sulla porta a dire esco o non esco». Rilanciando i quesiti referendari proposti da Possibile, Civati si domanda cosa farà Pier Luigi Bersani sullo Sblocca Italia, «che lui non ha votato» o Cuperlo, o Grillo e i suoi.



«Io non voglio fare il leader di un partito, voglio poterlo votare». Lo ha detto Pippo Civati chiudendo oggi a Firenze il Politicamp, di Possibile. Un appello a tutta la sinistra perchè «smetta di discutere», perchè «dobbiamo essere più sereni e meno guardinghi tra di noi», ha aggiunto.Quella proposta da Possibile «è una formula, non un partitino», assicura Civati invitando tutti a dire la loro «sull'organizzazione del partito».



E anche sui referendum proposti a quelli che spera essere i suoi compagni di viaggio, Pippo Civati chiede di «mettersi a fare subito quello che possiamo» perchè anche uscire dal Pd «non è un salto nel vuoto, quello che rischia di essere vuoto - ha concluso - è proprio il Partito democratico, o della nazione o come si chiamerà. Io non credo al trasversalismo, voglio parlare a tutti e con tutti, ma io sono di sinistra».