Il decreto Campi Flegrei è legge ma è scontro tra maggioranza e opposizione

La maggioranza esulta: «Dopo Ischia e Caivano arriva un decreto per i Campi Flegrei»

Campi Flegrei
Campi Flegrei
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 17:09 - Ultimo agg. 23:59
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Dopo l'approvazione dell'Aula del Senato al decreto in materia di prevenzione del rischio sismico nell'area dei Campi Flegrei, opposte sono state le reazioni tra maggioranza e opposizione. 

«Il nostro decreto sui Campi Flegrei oggi, col voto finale di Palazzo Madama, è diventato legge. Desidero ringraziare i parlamentari che lo hanno sostenuto e mi dispiace che l'opposizione abbia deciso di non votare a favore, pur trattandosi di un provvedimento di estrema importanza per la prevenzione sui rischi naturali, in una delle zone più vulnerabili al mondo. Il governo continua a monitorare il cronoprogramma stabilito dalla legge affinché ogni istituzione, dalla Regione Campania ai Comuni interessati, possa rispettare gli impegni assunti». Lo dichiara il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, autore del decreto legge, al termine del voto di conversione di stamane al Senato. 

«Dopo Ischia e Caivano arriva un decreto per i Campi Flegrei. Un fatto storico di cui ringraziare il Governo Meloni e il Ministro Musumeci. Storico perché né il Governatore De Luca né i precedenti governi nazionali a guida Pd hanno mai fatto nulla. Oggi le opposizioni vengono in aula ad astenersi: coloro che non hanno fatto nulla per anni ora dicono che si fa poco. Semplicemente ridicolo». Lo dice il senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d'Italia in Campania.

«Il decreto sui Campi Flegrei individua in maniera puntuale i problemi da affrontare per intervenire in caso di emergenza. Un decreto giusto e doveroso, che certamente non puo fermare il bradisismo ma che introduce norme per monitorare l’area vulcanica e predisporre un’eventuale evacuazione. La priorita e rassicurare gli abitanti del territorio, dimostrando con i fatti che lo Stato c’e». Cosi il senatore di Forza Italia Francesco Silvestro. «Parliamo di un territorio straordinario, che per la sua conformazione, la sua storia e la sua cultura e divenuto uno dei luoghi piu visitati. Proprio per tutelare il territorio e i suoi cittadini, il decreto introduce una serie di importanti misure per mitigare i rischi, con una copertura finanziaria di circa 53 milioni di euro. Oltre al prezioso lavoro che sara affidato alla Protezione civile, contiamo sul pieno coinvolgimento delle realta locali per raggiungere l’obiettivo di un piano di evacuazione che, laddove si dovesse verificare lo scenario peggiore, potra aiutare la popolazione a mettersi in salvo. Siamo fiduciosi che le istituzioni saranno in grado di dare prova di se per intervenire tempestivamente. Per questi motivi, i senatori di Forza Italia votano a favore di questo provvedimento». 

«L'approccio di questo decreto sul bradisismo nei Campi Flegrei, che pure è stato migliorato alla Camera e sul quale in Commissione al Senato il Pd ha ripresentato emendamenti, rimane purtroppo di tamponare l'emergenza. È un decreto che fa passi avanti, ma non sufficienti. Il decreto stanzia infatti circa 50 milioni di euro a copertura degli interventi previsti solo per il 2023 e il 2024. Si cerca di tamponare l'emergenza, senza preoccuparsi di creare le condizioni perché l'emergenza non si riproponga. I Comuni e le popolazioni dell'area flegrea, 550 mila persone, convivono con uno dei sistemi vulcanici più ampi ed estesi del mondo, in un territorio caratterizzato da un tessuto urbanistico, edilizio e sociale assai complesso. In un caso come questo, bisogna fare di tutto, con politiche di ampio respiro, strutturali e sistemiche, per evitare che eventi naturali estremi divengano emergenze. Questo è stato lo spirito che ha guidato il Pd nell'esame: il dialogo è stato franco, i miglioramenti seppur non sufficienti, ci sono stati. Per questo, con la responsabilità che è necessario assumersi di fronte a una situazione così delicata, il Pd si astiene». Lo dice la senatrice napoletana del Pd Valeria Valente. «Nel dl si fanno due passi avanti prosegue Valente all'articolo 2, che disciplina il Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico e all'articolo 3 che, grazie anche all'azione del Pd, disciplina il Piano di comunicazione alla popolazione, da attuare in raccordo con i comuni della zona rossa. L'intervento, però, si ferma qui». 

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«Il contributo che il Movimento 5 Stelle ha provato a dare al decreto Campi Flegrei ha sempre avuto un unico obiettivo: mettere in campo tutte le misure possibili per permettere ai cittadini di convivere con il fenomeno vulcanico e quello bradisismico nella massima tranquillita possibile, salvaguardando l’incolumita delle persone, ma anche il tessuto sociale ed economico del territorio. Parliamo di un’area dove ci sono le vite, i sogni, gli investimenti e le aspirazioni di oltre 500mila persone. Un’area soggetta a un fenomeno geologico unico al mondo, che negli ultimi mesi è aumentato. Per settimane abbiamo insistito sull’importanza di una corretta e adeguata comunicazione, evitando di strumentalizzare un provvedimento che riconosciamo essere arrivato in tempi rapidi, ma lascia troppe questioni irrisolte. Continua a sfuggirci il perche Governo e maggioranza abbiano detto no al sisma bonus 110%, al potenziamento della rete di monitoraggio e del personale dell’Osservatorio Vesuviano, all’aggiornamento dei piani di emergenza vulcanica, al miglioramento delle vie di fuga per tutti i Comuni della zona rossa, all’analisi di vulnerabilita e al consolidamento del patrimonio archeologico, a un Osservatorio permanente per il monitoraggio strutturale di edifici e infrastrutture. L’impianto di base del decreto si occupa quasi esclusivamente degli effetti sismici del bradisismo, ma poco o nulla della prevenzione e mitigazione del rischio vulcanico. Si potevano inserire correttivi praticabili e affrontare la tematica con una visione di lungo periodo, provando ad abbandonare le solite procedure d’urgenza Per tutte queste ragioni, il M5S si astiene». Così il senatore del Movimento 5 Stelle Luigi Nave.

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