Europee, Vannacci candidato capolista in tutta Italia? Le scelte di Salvini e i dubbi nella Lega

Salvini ha rotto gli indugi: ha bisogno di un mattatore di voti e Vannacci, così spera, può essere l'uomo giusto

Europee, Vannacci candidato capolista in tutta Italia? Le scelte di Salvini e i dubbi nella Lega
di Francesco Bechis
Lunedì 15 Aprile 2024, 14:03 - Ultimo agg. 17:00
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Marcerà su Bruxelles Roberto Vannacci? Sì, marcerà. È ormai questione di giorni, settimane al più: il generale della Folgore, il Parà del "Mondo al contrario" che ha diviso il Paese è pronto a vestire una nuova divisa. Candidato con la Lega alle elezioni Europee. Ovunque, o in ogni caso in buona parte delle circoscrizioni come capolista, a guidar le truppe di Matteo Salvini.

A un passo dall'annuncio

Telefonategli e negherà tutto: deformazione professionale del soldato, lui la spiega così, finché l'annuncio non sarà ufficiale. All'ufficialità della candidatura più attesa e discussa dell'universo leghista però manca davvero poco. E chissà se anche di questo, delle tempistiche e della coreografia dell'annuncio, ha discusso il generale avvistato venerdì scorso a via Bellerio, il quartier generale del Carroccio, come ha scritto il Corriere.

È una candidatura nell'aria da un pezzo: da mesi vanno avanti gli amorosi sensi tra Salvini e il militare-scrittore e del resto la sua nuova fatica letteraria, "Il coraggio vince" (Piemme) a tutti è sembrata il biglietto da visita per la corsa europea. Al tempo stesso però è stata una scelta sofferta. Vannacci funziona su una fetta importante della base leghista.

Le bordate tirate nel suo libro-evento, "Il mondo al contrario", contro il presunto "politically correct", le critiche dure e border-line all'ideologia gender, l'Islam, i diritti civili mietono un certo consenso.

I dubbi in casa Lega

Ma dividono e fanno discutere anche in casa Lega, soprattutto nel pancione dei militanti al Nord che come i dirigenti mal sopportano una candidatura calata dall'alto di un uomo finora estraneo alla politica e al partito. Alla fine Salvini ha rotto gli indugi: ha bisogno di un mattatore di voti e Vannacci, così spera, può essere l'uomo giusto.

Sarà capolista, forse in tutte e cinque le circoscrizioni, dalle Alpi alle isole. Non era questo il piano iniziale. Ci ha sperato fino all'ultimo, "Il Capitano", nella candidatura di Luca Zaia alle Europee, convinto e non a torto che la corsa del governatore veneto avrebbe potuto fare la differenza alle urne. Di almeno un punto percentuale nazionale, a dar retta ai sondaggi interni commissionati dalla Lega.

Invece niente: il "Doge" non vuole saperne. Forse scottato dal muro della maggioranza - e di Giorgia Meloni - alla legge sul terzo mandato dei governatori che gli permetterebbe di correre di nuovo in Regione nel 2025.

I prossimi passi

Tant'è. Avanti con Vannacci, è il motto del Salvini-circle con buona pace dei mal di pancia padani e delle opposizioni interne. Anche in Veneto marcerà capolista l'ex Parà. "Qui è pieno di alpini, caserme, il generale funziona", spiega uno dei big del partito che ha lavorato alla candidatura. Nell'attesa che si squarci il velo sul Vannacci-gate leghista, il generale prosegue il tour per lo Stivale a presentare il libro.

Tra scrosci di applausi e cori indignati, proteste sonore nelle città e paesini dove fa tappa. Chissà che non incroci il tour letterario di Salvini con il suo nuovo libro-autobiografia, "Controvento" (Piemme), che il "Capitano" è pronto a lanciare con una maxi-presentazione a Milano, forse al Castello Sforzesco. E sempre con lo sguardo puntato sul voto spartiacque di giugno. 

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