Sant'Egidio del Monte Albino, stop al forno crematorio: non sarà costruito nel centro abitato

«Una battaglia che va avanti da più di 5 anni e che si conclude con una vittoria»

Sant'Egidio del Monte Albino, stop al forno crematorio
Sant'Egidio del Monte Albino, stop al forno crematorio
di Rossella Liguori
Giovedì 25 Aprile 2024, 11:11 - Ultimo agg. 18:28
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Mancava ed era necesario averlo: si tratta del piano per la realizzazione dei forni crematori e, dunque, le linee che possano davvero dettare le misure per l’attuazione  o meno sui territorio. E non si può non fare riferimento al comune di Sant’Egidio del Monte Albino dove da anni è un vero e proprio braccio di ferro sulla questione del forno crematorio. È definitivo ora: non sarà costruito nel centro abitato.

C’è stata dunque la discussione nel corso del consiglio regionale della Campania e l’approvazione del piano con il voto, peró, contrario e di astensione degli esponenti di Fratelli d’Italia. Sull’approvazione in consigio regionale della Campania fa il punto della situazione Francesco Marrazzo coordinatore provinciale di Forza Italia.

«Si tratta di una battaglia che va avanti da più di 5 anni e che si conclude- dice Marrazzo - con una vittoria».

Una battaglia partita  dal 2018 e il coordinatore azzurro è riuscito a coinvolgere i colleghi di minoranza il Luigi Nocera,  Roberto Marrazzo, Anna Pia Strianese, Mario Cascone e Nicola Nocera, nonché l’intera collettività del comune di Sant’Egidio e i rappresentanti di tutti i partiti politici presenti in consiglio regionale per evitare che il Crematorio fosse costruito nel cuore del centro abitato del piccolo comune pedemontano.

«Il piano è stato approvato da tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, eccezion fatta per un solo voto contrario e per i voti di astensione del gruppo di Fratelli d’Italia» - sottolinea Marrazzo- Tra questi spicca quello di Nunzio Carpentieri, che non più di un anno fa aveva dichiarato (insieme al sindaco La Mura) di aver trovato finalmente la soluzione affinché la costruzione del forno fosse definitivamente fermata.

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Da quel 2018 innumerevoli sono state le iniziative intraprese da Franco Marrazzo per raggiungere questo obiettivo: la raccolta di più di 2000 firme nel Novembre 2019 e la costituzione di un comitato no forno con l’avvocato, Alessandra Petrosino; un consiglio comunale monotematico nel dicembre 2019; la costituzione di un comitato referendario; l’ottenimento di un referendum popolare che vide la vittoria del no con una percentuale superiore al 90% ; una marcia popolare nell’ aprile 2023. «Importante - ha detto Martazzo- il coinvolgimento di esponenti del consiglio regionale della Campania appartenenti a tutte le forze politiche, che hanno sposato la causa, consapevoli che si trattasse non di una battaglia politica, ma di una battaglia etica e morale».

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