Roma, giovane si getta sotto la metro, I testimoni: «Lo abbiamo visto mentre si lanciava sui binari»

Quindici anni, l'anno scolastico davanti, appena ricominciato, e forse quel malessere che accompagna la ripresa degli impegni scolastici. «Questa mattina non voleva andare a scuola, mi ha detto la madre», è il racconto di un vicino di casa, in zona Laurentina, del giovane che ieri è caduto sui binari della metro alla stazione Eur Fermi.
Il ragazzo è in gravi condizioni ma vivo per miracolo. Alcuni testimoni hanno riferito agli investigatori di averlo visto lanciarsi di proposito sui binari. Ricoverato al Bambino Gesù questa mattina sarà sottoposto a un intervento per ridurre la frattura maxillo facciale. Le condizioni sono stazionarie, stabili, la prognosi resta riservata ma non dovrebbero esserci lesioni agli organi interni.

«UNA FAMIGLIA MODELLO»
Il quindicenne che frequenta un liceo non molto lontano da casa, è il più grande di tre fratelli. «Non credo all'ipotesi del tentato suicidio, è un ragazzo lucido, educato, dal comportamento esemplare», ricorda il pasticcere e amico di famiglia Guido. «Il padre, un dentista, e la madre spesso viaggiano portandosi dietro i figli. Sono stati in America, in Francia. Una famiglia modello».
Insomma nessuno crede che il quindicenne abbia potuto decidere in un momento di sconforto di gettarsi sui binari, «è inciampato» ripete il padre a chi in queste ore chiama per sapere le condizioni del figlio.
Anche Federico, un caro amico del giovane non crede che possa esser stato un gesto volontario: «Abbiamo fatto le medie insieme, è un ragazzo un po' introverso questo sì, ma non ha mai manifestato propositi del genere né ha fatto pensare che stesse male. Non ha una fidanzata che io sappia, può darsi che avesse qualche problema a scuola».
E comunque ieri non voleva tornare sui banchi, ci sono testimoni (i Granatieri di Sardegna che pattugliano la stazione ma anche una donna) che l'hanno visto lanciarsi sui binari.

UN PRETE L'HA SOCCORSO
In un primo momento era circolata insistente la voce che fosse scivolato. Anche un giovane prete, don Davide, era sul posto, non ha assistito alla scena, ma è stato il primo a prestargli i soccorsi. Era sul treno quando ha visto il giovane sotto i binari, è stato il primo a scendere, è rimasto vicino a lui, che si lamentava e ha aspettato i soccorsi. Più tardi è andato al Bambino Gesù, dove il giovane è ricoverato, per sapere come stava, gli ha stretto la mano, ha conosciuto i familiari, poi è andato via.