Abusi sessuali sulla nipotina:
la spiava con l'app del cellulare

Abusi sessuali sulla nipotina: la spiava con l'app del cellulare
di Petronilla Carillo
Sabato 30 Settembre 2017, 07:40 - Ultimo agg. 14:57
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Si è rifiutato di rispondere alle domande del gip lo zio pedofilo arrestato l’altro giorno a Roma dai carabinieri della compagnia di Battipaglia. Subito dopo l’interrogatorio di garanzia l’uomo, un paramedico, è stato trasferito nel carcere di Vallo della Lucania dove il giudice per le indagini preliminari Stefano Berni Canani ha disposto per lui la permanenza in una cella di isolamento.

Schiaccianti le prove raccolte dagli inquirenti a suo carico. Sul suo cellulare sono state trovate gallerie fotografiche con centinaia di elementi pedopornografici e anche diverse fotografie della nipote nuda, scattate, secondo la ricostruzione fatta dagli uomini del maggiore Erich Fasolino, a sua insaputa. L’uomo, difatti, aveva scaricato sul cellulare della nipote femmina una app, Cerberus, per «spiare» la ragazzina. Nata come antifurto questa applicazione, ora ritirata dal mercato perché ritenuta illegale, consente non soltanto di localizzare sempre il telefono ma anche di spiare conversazioni ma anche di gestire lo stesso, potendo essere «nascosta», se opportunamente impostata dalla lista delle applicazioni. In questo modo il pedofilo riusciva anche a ritrarre immagini rubate della ragazzina in atteggiamenti intimi. Fotografie che poi dirottava direttamente sul suo cellulare così come le sue conversazioni telefoniche e i suoi whatsapp riuscendo a sapere sempre tutto di lei. Informazioni che poi, secondo gli investigatori, utilizzava contro la ragazzina. 
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