Emanuela, vittima di violenza, scappa dal suo aguzzino e lo racconta in un libro

Emanuela, donna e mamma di tre figli, per anni, ha vissuto un incubo

Violenza donne
Violenza donne
di Rossella Liguori
Martedì 23 Gennaio 2024, 10:29
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L’abuso, la sopraffazione, la violenza da una parte. Il coraggio dall’altra. Emanuela Castaldo, vittima di violenze terribili, ha raccolto il coraggio a piene mani ed è scappata dal suo aguzzino, il suo ex marito. Un’agonia che ha visto il suo capolinea.

Emanuela, donna e mamma di tre figli, per anni, ha vissuto l’incubo più grande che una donna possa mai avere: essere in pericolo tra le mura di casa. Ha combattuto e denunciato tutto, lo ha fatto per sé e per i suoi figli. Ha deciso di mettere nero su bianco il racconto di una delle pagine più buie della sua esistenza e tra le lacrime e il dolore racchiuso in ogni parola è nato “I pensieri di una donna scalza” – dall’inferno al paradiso passando per il purgatorio.

Per la prima volta, il libro sarà presentato nell’aula consiliare del comune di Sarno giovedì 25 gennaio alle ore 18. Saranno presenti, il sindaco f.f.

Eutilia Viscardi, il consigliere Maria Manzo e l’autrice Emanuela Castaldo. "Sono emozionata e felice - ha spiegato Emanuela - di iniziare le presentazioni a Sarno dove ero stata due anni fa in un evento del 25 novembre. Ringrazio il comune, il consigliere Maria Manzo per la possibilità di presentare “I pensieri di una donna scalza”.

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Questo libro racconta la mia storia di violenza, ma in modo diverso perché racconta come si rinasce. Credo di essere morta su un binario 24 di Napoli Centrale e, poi, stata in rianimazione per un po' di tempo tra ricostruzione e processi. Ma un giorno ho avuto prova che la vita ti restituisce tutto il bello che non hai avuto e non lo fa con dolcezza ma con costruzione, mettendo una mano sopra un'altra. Non avrei mai pubblicato senza la mano di chi ha desiderato che questi pensieri appartenessero a tutti. Credo ci siano uomini che ti annientano e certi che nascosti dietro un “non ho fatto niente” ti danno quello che desideri e realizzano il sogno di vederti felice e protagonista della tua vita".

Il consigliere Manzo da sempre in prima linea su temi di sopruso e violenza. “Abbiamo accolto la storia di Emanuela sposandone la sua causa, senza se e senza ma, senza indugiare perché da sempre siamo al fianco delle donne e di chi ha un’esistenza difficile. La presentazione per noi non è solo un momento per dare lustro ad un lavoro culturale ma ha un duplice scopo: fare qualcosa per questa donna e mamma ed agire soprattutto per chi non ce l’ha fatta. Il nostro ruolo è anche questo: aiutare chi è in difficoltà ma, soprattutto, lanciare dei messaggi positivi che possano dare coraggio alle tante donne che non riescono a venir fuori dal loro buio”. Qualcuno dice che le chiacchiere se le porta via il vento, ma noi non demordiamo. Pensiamo che siano le gocce a fare il mare e l’invio di messaggi positivi e la continua denuncia è il mezzo che abbiamo per evidenziare il fenomeno della violenza e cercare di combatterlo. Lo facciamo soprattutto per le giovani generazioni affinché capiscano che esiste un solo tipo di amore. l’amore malato non è un sentimento ma una brutta malattia”.

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