Eboli, bambino ucciso da due pitbull: «È un cane nato per combattere»

Parte della loro aggressività nasce dal modo in cui vengono addestrati

Eboli, bambino ucciso da due pitbull: «È un cane nato per combattere»
Eboli, bambino ucciso da due pitbull: «È un cane nato per combattere»
Lunedì 22 Aprile 2024, 12:10 - Ultimo agg. 23 Aprile, 10:16
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La tragica morte del bambino di 15 mesi sbranato da due pitbull ad Eboli ha sicuramente puntato nuovamente l'attenzione sulla questione dell'aggressività dei cani. Negli ultimi mesi sono aumentati il numero di casi di persone aggredite, in particolare dai pitbull. Da sempre definiti tra le specie canine più pericolose al mondo, hanno dalla loro parte una aggressività naturale che, molto spesso, viene fomentata e mal gestita dai padroni.

Molti educatori cinofili hanno raccontato quanto i pitbull siano naturalmente cani aggressivi, in particolare con i loro simili. «È un cane nato per combattere altri cani, è stato creato dall'uomo con queste specifiche competenze» ha raccontato l'educatore cinofilo Aldo Violet ai microfoni dell'Ansa, affrontando il tema delle aggressioni a persone ed altri cani. Insomma, l'aggressività dei pitbull verso i suoi simili sembra essere qualcosa di innato che, però, se non educato a dovere può trasformarsi anche in violenza nei confronti degli esseri umani.

Ad avere l'ultima parola, in questi casi, è il modo in cui il cane viene cresciuto ed addestrato. «Per i proprietari di cani caratterizzati da una notevole aggressività ci vorrebbe un patentino» ha riflettuto Violet facendo riferimento ai tantissimi casi di aggressioni registrati negli ultimi mesi.

La tragedia di Eboli è solo l'ennesima conseguenza di un trend causato da una scarsa attenzione verso i propri animali e, soprattutto, il prossimo. 

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