Mentre in procura si lavora per cercare di capire le cause dell'incidente di ieri sera sulla A30, i medici dell'azienda ospedlaiera San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona monitorano le condizioni del piccolo di 8 anni (e non dieci come in un primo momento si era appresi). Il bambino sta male e i sanitari della Rianimazione sperano in «un miracolo». In nottata gli hanno asportato la milza ed hanno tentato di rimuovere anche il sangue alla testa per la gravissima emorragia cranica che ora lascia la sua vita appesa ad un filo, In nottata è giunto al Ruggi anche il sedicenne, il fidanzato nella rgazza di 14 anni morta: il giovane è arrivato in una condizione molto grave: l'arteria rescissa e un fortissimo trauma cranico, è morto alle 5.
Chi invece ha saputo fornire qualche piccola indicazione su quanto accaduto è lo straniero padre del bambino, Anche lui è stato portato al Ruggi quasi i n contemporanea con il figlio. Ha saputo di quanto accaduto ed ha raccontato che erano andati a fare una gita a Pietralcina,nei luoghi di San Pio. Alla guida dell'auto, secondo il suo racconto che va ora accertato daglo inquirenti, ci sarebbe stata la donna al momento ricoverata all'ospedale del Mare di Napoli.