«Patto di filiera sull'olio, così
si uccide la nostra produzione»

«Patto di filiera sull'olio, così si uccide la nostra produzione»
Venerdì 6 Luglio 2018, 22:53
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«L'accordo di filiera Coldiretti-Federolio non riconosce il giusto valore all'olio extravergine d'oliva campano e serve a sdoganare le miscele di oli italiani con oli comunitari ed extracomunitari: la Campania olivicola darà battaglia per tutelare la dignità dei produttori, il futuro del prodotto e la salute dei consumatori». È una presa di posizione dura quella dei presidenti delle più importanti O.P. olivicole regionali, tra cui in prima fila il Consorzio Provinciale Olivicoltori di Salerno. Nel mirino il patto tra Coldiretti e Federolio presentato nei giorni scorsi a Roma. Per il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, «il massimo del Made in Italy è quella industria che possa dimostrare che all'interno dei suoi blend c'è almeno il 50% di olio extravergine d'oliva italiano».

«Questa filiera è un fake che ha un unico obiettivo, uccidere la produzione olivicola - ha detto il presidente del Consorzio Provinciale Olivicoltori di Salerno Carmine Pecoraro - È a rischio il futuro di migliaia di famiglie campane che vivono grazie all'eccellenza di questo prodotto, simbolo della dieta mediterranea.
Alcune industrie, grazie a questa filiera farlocca, acquisterebbero olio extravergine d'oliva italiano a 4 euro al chilo, ben al di sotto dei costi medi di produzione che in Campania si aggirano intorno ai 4,8 euro al chilo. Il nostro prodotto, simbolo del made in Italy, emblema di storia e cultura del territorio, come si evince da interviste e dichiarazioni verrebbe utilizzato per sdoganare il progetto "Italico", miscela di oli italiani con oli comunitari ed extracomunitari, tanto caro ad alcune aziende e ai vertici di Coldiretti». «Ci opporremo con tutte le forze perché non possiamo consentire a Coldiretti e Federolio di mettere sul lastrico, attraverso la svendita dell'olio extravergine d'oliva, migliaia di olivicoltori campani», hanno rimarcato.
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