Salerno, errore nel bilancio: De Luca striglia sindaco e assessori

Il primo cittadino: manovra comunque corretta. Celano (Fi): otto milioni non sono coperti. Oggi il summit per trovare una via d'uscita

Una seduta del Consiglio comunale
Una seduta del Consiglio comunale
di Giovanna Di Giorgio
Giovedì 4 Aprile 2024, 05:20 - Ultimo agg. 14:22
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Il sindaco usa il condizionale: «Parrebbe che ci sia stato un errore materiale». Un errore, precisa Enzo Napoli ieri mattina, «da parte degli uffici». Un paio di ore più tardi, però, da palazzo di città parte la convocazione della conferenza dei capigruppo consiliari a firma dello stesso Napoli. Tutti convocati per oggi pomeriggio, alle 17 in punto, «per la trattazione degli argomenti da sottoporre alla prossima seduta del consiglio comunale».

Nel corso del quale bisognerà approvare presumibilmente una variazione al bilancio di previsione 2024-2026 per sanare la «discrasia» tra quanto riportato in bilancio e quanto riportato nella nota integrativa.

Per il sindaco si tratta di «una imperfezione». Lo stesso presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha voluto incontrare i vertici di palazzo di città, insieme alla giunta, per avere chiarimenti. A De Luca non sarebbe andato giù il grossolano errore commesso da più parti e approvato da un consiglio comunale che, di fatto, si è fidato non solo degli uffici preposti, ma anche del parere positivo del collegio dei revisori dei conti e delle rassicurazioni arrivate dall’assessora Eva Avossa e dal presidente della commissione Bilancio, Fabio Polverino.

Ai consiglieri non piace, ora, essere costretti a tornare in assise e, di fatto, smentire il voto dato solo due settimane prima. 

Per il capogruppo di Forza Italia, Roberto Celano, che aveva denunciato la discrasia prima e durante il consiglio comunale, «8 milioni di euro non coperti» e quindi «mancato equilibrio di bilancio».

La seduta del consiglio dovrebbe tenersi entro giovedì 11 aprile.

Se l’assessora al Bilancio, Eva Avossa, tace, è il primo cittadino che, a margine della conferenza stampa di presentazione della Paper Week 2024 promossa da Comieco, ci mette la faccia e prova a minimizzare. «Il bilancio comunque si sostiene, è corretto, al netto di questa imperfezione», insiste Napoli.

Che prova così a giustificare l’operato non solo della struttura tecnica di palazzo di città, ma anche della parte politica. Il sindaco, in mattinata, usa ancora il periodo ipotetico: «Qualora fosse riscontrata definitivamente - il riferimento è a quella che ha definito «imperfezione» - verrà corretta nei modi e nei tempi previsti per situazioni del genere». I modi e i tempi, a quanto pare, si sono definiti di lì a un paio d’ore.

Quando è partita la convocazione per la conferenza dei capigruppo per oggi pomeriggio, con un giorno di anticipo. Una procedura d’urgenza, insomma. Del resto, c’è da correre ai ripari e da farlo anche velocemente. È necessario, cioè, sottoporre al consiglio comunale una variazione di bilancio per allineare il bilancio stesso e la nota integrativa. Revocare la delibera approvata il 26 marzo per poi approvarne una ex novo non sembrerebbe la strada più facilmente percorribile: l’ultima e definitiva proroga dei termini previsti dalla legge per l’approvazione del previsionale sono già scaduti il 15 marzo.

Quindi toccherà prima alla giunta e poi al consiglio comunale provvedere alla variazione di un bilancio approvato appena due settimane fa. «Noi lo avevamo denunciato, lo avevamo detto in consiglio comunale, avevamo evidenziato l’errore rendendo pubbliche le pagine in cui era presente questa discrasia. La nota integrativa riportava un disavanzo tecnico di 33 milioni, il bilancio invece copriva un disavanzo di 25 milioni.

Questi 8 milioni di euro sanciscono uno squilibrio evidente nel bilancio appena approvato. Non so tecnicamente come potranno riparare a questo errore tecnico, se con una variazione di bilancio o se riporteranno il bilancio alla riapprovazione del consiglio», attacca Celano. Di fatto, solo dopo la riunione dei capigruppo si saprà qual è la strategia di palazzo di città, benché sembri che si vada verso la variazione.

Il consigliere d’opposizione, che aveva già segnalato la discrasia al collegio dei revisori prima del consiglio comunale e poi ha inviato tutti gli atti alla Corte dei conti e al Mef, va giù duro: «È evidente l’incapacità dopo quello che era accaduto per il conto consuntivo. Sempre noi - ricorda - avevamo evidenziato, e poi erano stati riconosciuti dai revisori dei conti, degli errori nel riaccertamento dei residui e quindi del risultato di amministrazione. Oggi c’è questo ulteriore errore che è sintomatico delle difficoltà che ha l’ente a far quadrare i conti».

L’attacco di Celano si fa politico: «Dobbiamo far fronte agli errori del passato, alle spese incresciose, agli sprechi perpetrati per pagare il consenso per tanti anni dalle amministrazioni precedenti a questa, che continua a pagare. Siamo seriamente preoccupati dal destino della città».

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