Storia in cucina a Salerno: i menu sui precetti della Schola

Salute in tavola con le Fodnazioni Mendozzi e Scuola Medica Salerntana: sfida tra sei chef guidati da Rispoli

I protagonisti
I protagonisti
di Alfonso Sarno
Martedì 23 Aprile 2024, 07:00
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«Se vuoi guardarti dai mali, se vuoi stare sano, scaccia le gravi preoccupazioni, non abbandonarti all’ira. Sii sobrio nel bere, moderato nel mangiare, non ti sia gravoso passeggiare dopo pranzo, evita il sonno pomeridiano…Se tu osservi queste regole con cura vivrai sano molto a lungo. Se ti mancano i medici, ti siano medici questi tre principi: mente lieta, riposo, dieta moderata». Questo è il precetto principe della Scuola Medica Salernitana, la madre delle odierne Facoltà di medicina, attiva dal X secolo fino al 1811 quando fu soppressa dal re Gioacchino Murat ma ancora oggi faro per tutti coloro che vogliono contemperare mente, stomaco e cuore.

È lei la protagonista di “Storia in cucina, dai precetti alla realtà”, prima edizione del contest che coniuga armonicamente tre aspetti ritenuti fondamentali dagli addetti ai lavori: lo storico perché è fascinoso sapere le origini del piatto da gustare, il salutistico e quello gastronomico che nasce dalla conoscenza degli ingredienti della ricetta e dalla sua preparazione. L’evento ideato dalla Fondazione Carlo Mendozzi Ets in sinergia con la Fondazione Scuola Medica Salernitana e con la partecipazione della Fondazione Trotula de Ruggiero-Centro Studi di Medicina Preventiva e del Salotto della Scuola Medica si terrà oggi pomeriggio, dalle 16 alle 19, negli spazi della scuola di cucina Amalpheat di Lucia Di Mauro in Acquamela di Baronissi e vedrà sportivamente gareggiare ai fornelli, sotto la supervisione dell’ingegnere-chef professionista Pietro Rispoli, sei cuochi amatoriali, nella vita medici e studiosi di storia, impegnati nella preparazione di sei piatti legati alla secolare tradizione della Scuola Medica, sapientemente attualizzati. Largo risalto è dedicato, per quanto possibile, alle spezie ed alle erbe officinali ancora oggi presenti nel Giardino della Minerva, fiore all’occhiello della Fondazione della Scuola Medica Salernitana che nella sua sede di Palazzo Galdieri soprintende anche alle Antiche Spezierie ed alla Farmacia. Piacevole mix per ricreare al meglio quei profumi e sapori nati nelle cucine dei palazzi aristocratici, dei conventi e monasteri disseminati nel centro antico di Salerno.

«Attraverso i precetti del Regimen Sanitatis sulla sana alimentazione uniti a quelli della Dieta Mediterranea vogliamo fare opera di sensibilizzazione affinché il mangiare sano si affermi - dichiara Sergio Galzigna, segretario della Fondazione Mendozzi - sempre più e con questa prima edizione di “Storia in cucina” ci poniamo l’obiettivo di raggiungere le scuole e parlare ai giovani studenti dell’importanza della corretta alimentazione».

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Un invito a recuperare uno stile di vita in sintonia con i ritmi della natura ed in cui l’alimentazione occupa un ruolo fondamentale: «Credo – sostiene Enrico Indelli, presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Scuola Medica Salernitana e che con il primario emerito Giuseppe Lauriello, il delegato alla cultura del Comune di Salerno Ermanno Guerra, Guglielmo Borsellino e Francesca Mendozzi, presidente della Fondazione Carlo Mendozzi fa parte del Comitato d’onore – che bisogna recuperare i piatti della nostra tradizione basati sulla semplicità, su ingredienti che apportano benefici all’organismo come l’olio oggi purtroppo da molti sostituito nella cottura dei cibi dal burro». Insomma, ritornare al mangiare di un tempo caratterizzato dalla stagionalità. «C’è molta attenzione - aggiunge Guglielmo Borsellino, presidente della Fondazione Trotula de Rugiero, famosa medichessa salernitana della seconda metà dell’XI secolo – al mangiare sano abbinato ad uno stile di vita virtuoso, due cardini - questi - per la prevenzione delle malattie legate all’obesità».

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