Il piccolo è nato a Taranto il 24 settembre. Dopo soli cinque giorni è stato trasferito a Bari, prima nel reparto di terapia intensiva neonatale e poi, dal 25 ottobre, in quello di malattie metaboliche, dopo la diagnosi di leucinosi, un raro disturbo genetico che, se non trattato adeguatamente, può provocare danni neurologici gravi. Sua madre gli è stata accanto per alcune settimane, fino a giovedì scorso, con i modi amorevoli che non hanno destato alcun sospetto in nessuno dei sanitari che hanno preso in cura il piccolo paziente. Intorno a metà mattinata dell'8 novembre, poi, è andata via dall'ospedale e da allora non è stato più possibile rintracciarla. Ai contatti telefonici in possesso dei medici non ha mai risposto nessuno e immediata è stata quindi la segnalazione alle forze dell'ordine da parte dei sanitari dell'ospedaletto. Inizialmente è stato nominato affidatario Sabino Pesce, responsabile del reparto di malattie metaboliche, poi il Tribunale per i Minorenni di Bari ha disposto l'affidamento del neonato ai servizi sociali.
Il bambino è costantemente monitorato da medici e infermieri che volontariamente hanno organizzato tre turni da otto ore ciascuno per stargli accanto.
Ma a muoversi è stato da subito anche il mondo dell' associazionismo, con diverse mamme che si sono attivate per raccogliere beni di prima necessità, abiti, pannolini, ciucci e copertine, per fornire al piccolo quanto necessario. Sui social è già partita, immancabile, anche la gara di solidarietà di chi si dice pronto ad adottare il bimbo, affetto da patologie serie ma gestibili se ben curate e monitorate.