Mariasole Di Maio ad "Impact" Giffoni: «Parlare ai Giffoners richiede una forte responsabilità»

L'attrice oplontina, nota per il ruolo di Speranza Altieri nella fiction di Rai3 "Un Posto al Sole", è cresciuta come giurata al Festival

L'attrice non ha nascosto di potersi avvicinare al mondo della produzione cinematografica: "Mi affascina molto"
L'attrice non ha nascosto di potersi avvicinare al mondo della produzione cinematografica: "Mi affascina molto"
di Ilaria Cotarella
Mercoledì 9 Agosto 2023, 07:32 - Ultimo agg. 20:06
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E' la "Speranza" di tutti i napoletani e gli italiani ad ora di cena. E' la figlia, la nipote, la sorella di molti. Mariasole Di Maio, personaggio cult della serie TV di Rai 3 "Un Posto al Sole", si è raccontata a pochi giorni di distanza dalla partecipazione al Giffoni Film Festival. Per il secondo anno l'attrice oplontina ha preso parte alla manifestazione culturale, artistica e cinematografica per raccontare di sè e del suo percorso artistico ma soprattutto per incontrare i Giffoners di "Impact" ( progetto Impatto Giovani) in Sala Blu. Nelle vesti di ex studentessa, ora in carriera, la Di Maio ha partecipato in occasione dell'incontro "Fare cinema studiando" dell'Università degli Studi Link, durante il quale si è proceduto alla presentazione di un cortometraggio realizzato dagli studenti e girato nel Link CampusSul palco altri due giovani attori, Alessia Cappello e Matteo Capozucca, nonché il Prof.Roberto Manzi ed il Prof. Sergio Logatto.

«Giffoni è un mix di emozioni", ha riferito l'attrice, "Mi piace stare a contatto con le giurie di diverse età e poter affrontare un dibattito con loro.

Ho vissuto la loro atmosfera per dieci anni. Anche io sono stata parte delle giurie, anche io ho avuto il piacere di veder passare dinanzi ai miei occhi personaggi famosi e poter interagire con loro. Sono cresciuta in questo clima. Sin da bambina ho fatto la giurata e queste esperienze sono state determinanti per le mie scelte professionali. La decisione di intraprendere questo tipo di carriera è legato a Giffoni. Quando partecipo come ospite ( è il secondo anno ndr) ho sempre un po' il magone», ha sottolineato. E' orgogliosa di poter portare nelle sale della Cittadella del Cinema la sua esperienza, ma sa anche di aver una grande responsabilità. «So di dover dire cose che abbiano un certo impatto. I prof che hanno preso parte all'incontro sono stati miei docenti e posso dire che vederli in una veste diversa, quasi alla mia pari, è stato emozionante. Ho imparato tanto da loro e li stimo», ha specificato l'attrice oplontina.

«Venire a Giffoni significa anche vedere qualche film o documentario in anteprima», ha spiegato con forte emozione l'attrice, «Fino a poco più che diciottenne ero giurata, poi sono tornata giusto qualche anno dopo come ospite. Onoratissima ma sento sempre il bisogno di infilarmi in qualche sala per vedere qualche pellicola. E' un po' come un filo che lega ciò che eri a ciò che stai diventando».

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"Pane e Giffoni" quindi, dai tempi dell'infanzia sino a quando "Il diario di Carmela", lungometraggio in cui è stata protagonista all'età di 17 anni, ha cambiato le cose.

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