E' la "Speranza" di tutti i napoletani e gli italiani ad ora di cena. E' la figlia, la nipote, la sorella di molti. Mariasole Di Maio, personaggio cult della serie TV di Rai 3 "Un Posto al Sole", si è raccontata a pochi giorni di distanza dalla partecipazione al Giffoni Film Festival. Per il secondo anno l'attrice oplontina ha preso parte alla manifestazione culturale, artistica e cinematografica per raccontare di sè e del suo percorso artistico ma soprattutto per incontrare i Giffoners di "Impact" ( progetto Impatto Giovani) in Sala Blu. Nelle vesti di ex studentessa, ora in carriera, la Di Maio ha partecipato in occasione dell'incontro "Fare cinema studiando" dell'Università degli Studi Link, durante il quale si è proceduto alla presentazione di un cortometraggio realizzato dagli studenti e girato nel Link Campus. Sul palco altri due giovani attori, Alessia Cappello e Matteo Capozucca, nonché il Prof.Roberto Manzi ed il Prof. Sergio Logatto.
«Giffoni è un mix di emozioni", ha riferito l'attrice, "Mi piace stare a contatto con le giurie di diverse età e poter affrontare un dibattito con loro.
«Venire a Giffoni significa anche vedere qualche film o documentario in anteprima», ha spiegato con forte emozione l'attrice, «Fino a poco più che diciottenne ero giurata, poi sono tornata giusto qualche anno dopo come ospite. Onoratissima ma sento sempre il bisogno di infilarmi in qualche sala per vedere qualche pellicola. E' un po' come un filo che lega ciò che eri a ciò che stai diventando».
"Pane e Giffoni" quindi, dai tempi dell'infanzia sino a quando "Il diario di Carmela", lungometraggio in cui è stata protagonista all'età di 17 anni, ha cambiato le cose.