Clementino: «Hip hop per la Terra dei fuochi»

Clementino: «Hip hop per la Terra dei fuochi»
Lunedì 9 Dicembre 2013, 11:55 - Ultimo agg. 11:56
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L’invito c’ stato, ma non ho la canzone giusta e quindi me ne rimango a casa. Nei camerini dell’auditorium di via della Conciliazione, a Roma, Clementino spegne - a meno che non voglia soltanto confondere le acque - anche le ultime voci che lo danno felice e vincente nel cast del prossimo Festival di Sanremo assieme ad uno stuolo di soliti noti che va dalla A di Arisa alla R di Renga (inteso come Francesco).



Dall’altra parte del Tevere per le registrazioni del Concerto di Natale, in onda su Raidue la sera del 24 dicembre, il rapper campano puntualizza che il suo no al'Ariston è artistico, non pregiudiziale: «Di ortodossi del rap, infatti, se ne trovano solo tra gli ascoltatori, perché quelli che ci stanno dentro sanno benissimo l'importanza di portare l’hip-hop anche fuori dal suo habitat naturale» assicura Clemente Maccaro, classe 1982, in arte Clementino, nominato «rapstar» sul campo da Fabri Fibra, uno dei primi a scommettere su di lui. «Mancava la figura del rapper al Music Summer Festival di Canale 5? E io ce l'ho portata. Mancava nella Nazionale Cantanti? E io ce l'ho portata, con la maglia numero 8. Mancava in certe iniziative di solidarietà? E io ce l’ho portata con una vista all’ospedale pediatrico Pausilypon che si è trasformata in una grande lezione di vita pure per me».



Nessuna riserva, dunque, ad entrare anche nel cast di questa ventunesima edizione del Concerto di Natale...

«Come fai a dire di no a chi ti chiede una mano per portare acqua e strutture sanitarie nei villaggi più remoti del Benin? Se in questa gara di solidarietà c'è il rock di Patti Smith, il pop di Anggun, il blues di Alex Britti, la melodia di Elisa è giusto che ci stia pure il rap di Celestino».







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