Francesco Arca in lacrime a Verissimo: «La morte di mio padre? Vorrei sapere cosa è successo veramente»

L'attore è stato ospite oggi nel salotto di Silvia Toffanin, in onda dalle 16.30 su Canale 5

Francesco Arca in lacrime a Verissimo: «La morte di mio padre? Vorrei sapere cosa è successo veramente»
Francesco Arca in lacrime a Verissimo: «La morte di mio padre? Vorrei sapere cosa è successo veramente»
Sabato 23 Marzo 2024, 17:28 - Ultimo agg. 18:31
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Dal suo nuovo libro "Basta che torni" al racconto della morte del padre, passando per i figli e l'amore, Francesco Arca si è raccontato oggi a "Verissimo" in una lunga intervista. Ospite di Silvia Toffanin, l'attore è stato protagonista di una lunga intervista, in cui si è confidato ed aperto davanti al pubblico in studio e da casa.

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L'intervista

Ha iniziato parlando della morte del padre Francesco Arca, ospite oggi a Verissimo.

Al papà l'attore ha dedicato il suo primo libro, "Basta che torni", uscito lo scorso 19 marzo. «Papà era un paracadutista, quando partiva gli dicevo sempre questa frase: "Basta che torni' e funzionava perché lui è sempre tornato», ha raccontato l'attore. Poi però, quando aveva 16 anni, Silvano non è più tornato: «Era uscito la mattina presto per andare a caccia e non è mai tornato. C'è stato un presunto incidente durante la caccia. Sono state fatte delle indagini, poi questo è un giudizio del tutto personale, non ho le basi, di legge, per poter dare un giudizio su questa vicenda, umanamente dico che qualcosa è andato storto». Francesco Arca ha poi messo in dubbio le indagini che si sono svolte dopo la morte: «Secondo me ci hanno raccontato una versione vicina alla verità. Ci sono tantissime incongruenze che sono venute fuori successivamente. Il caso è chiuso, poi mia madre, grazie anche all'appoggio di tutti i militari amici di mio padre, ha fatto riaprire il caso, poi è stato richiuso, te ne fai una ragione, vai avanti, cerchi di capire che nella vita non sempre si può arrivare alla verità. Bisogna accontentarsi di un qualcosa che le si avvicini. Spero che questo libro possa risvegliare la coscienza di chi era con lui, e che possa arrivare una verità, passandomi la rabbia, l'animosità. Adesso ho il cuore tranquillo, ma mi basterebbe un pizzico di verità. Non sto accusando nessuno, ma il dubbio che non si sia trattato di un incidente c'è».

Visibilmente commosso, l'attore ha raccontato come ha superato il dolore della sua perdita: «Nonostante siano passati tantissimi anni mantenere intatta questa connessione è molto bello. Sono fiero di questo. Fa strano perché sono passati molti anni e le cose cambiano, ma il dolore resta. Lo sbaglio che ho fatto da ragazzo è stato quello di buttare via il dolore, evitarlo, e ho sbagliato inconsapevolmente. Il dolore va attraversato, va affrontato. Questo libro mi ha dato l'opportunità di farlo. Se tu condividi il tuo dolore lo superi». Un dolore però superato non facilmente: «Durante la pandemia non ricordavo più mio padre, il suo profumo, la sua immagine ed ho avuto una paura icredibile - ha spiegato l'attore -. Ho chiamato la mia psicologa e lei mi ha detto chiama tua madre e le persone a lui care. A quel punto ho iniziato a darmi una sorta di ordine cronologico ed emozionale». 

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