Epurazione Salernitana: Menichini mette fuori Pestrin e Trevisan

Epurazione Salernitana: Menichini mette fuori Pestrin e Trevisan
di Eugenio Marotta
Venerdì 8 Aprile 2016, 07:50
2 Minuti di Lettura
Segnali. Forti. Al gruppo, alla squadra, all’ambiente e forse anche alla stessa proprietà. In mezzo, la sfida salvezza con il Latina all’Arechi che la Salernitana giocherà con tante assenze, un modulo camaleontico (il 4-4-2) e quasi certamente senza Bagadur in difesa, con Franco adattato al ruolo di centrale. Ma andiamo con ordine. Leonardo Menichini sa di giocarsi la credibilità domani pomeriggio nello scontro salvezza con i nerazzurri e decide di farlo contando solo sui suoi uomini. I più affidabili. In tutti i sensi. Il trainer granata dopo avere anticipato il ritiro prepartita di 24 ore ha diramato una lista di convocati destinata a fare discutere. L’allenatore ieri ha portato con se all’Hotel Ariston di Paestum 21 giocatori. Spiccano le assenze di Pestrin e Trevisan, oltre a quella di Nalini. Se per quest’ultimo, però, si tratta di una scelta condivisa con staff medico e tecnico (sta meglio, ma si è preferito non rischiarlo in vista del rush finale) per gli altri due si tratta di una vera e propria bocciatura. E se per Trevisan la cosa appariva abbastanza scontata, visti i disastri commessi le poche volte in cui di recente è sceso in campo, per il capitano il discorso è diverso. Anche Pestrin, infatti, non è stato convocato per scelta tecnica. Menichini ha deciso di fare a meno dell’esperto centrocampista, del suo capitano, del playmaker che lo stesso allenatore nel recente passato – forse anche per galvanizzarlo (senza successo, nda) – diceva capace di fare il regista, di saper dettare i tempi. Il tutto nonostante la penuria di centrocampisti attualmente in organico (Bovo out per infortunio, Ronaldo al 30%, Zito con poca autonomia) in una partita come quella con il Latina da dentro o fuori. Un messaggio forte e inequivocabile di Menichini. Il tecnico ha fatto le sue scelte: ha puntato su un gruppo che si augura possa ripagarlo con la forza dei risultati. Altrimenti il rischio che si materializzi un nuovo ribaltone tecnico sarebbe dietro l’angolo. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA