Sarri non si fa turbare dal patron:
«Oggi conta soltanto vincere»

Sarri non si fa turbare dal patron: «Oggi conta soltanto vincere»
di Roberto Ventre
Domenica 6 Maggio 2018, 12:13 - Ultimo agg. 13:22
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Un affondo deciso De Laurentiis l'ha riservato a Sarri sulla gestione della rosa. «In passato non ha mai gestito una rosa così eterogenea e importante, lui non è un uomo di mercato, lo ha sempre detto ed è per questo che il mercato lo abbiamo fatto sempre io, Chiavelli e Giuntoli. Se però questi ragazzi non li fai mai giocare, è ovvio che si disperde un patrimonio. Basta vedere il minutaggio di Rog, Diawara ma anche lo stesso Mario Rui, se non si fosse infortunato Ghoulam, forse non l'avremmo mai scoperto», i concetti ribaditi dal presidente ieri a Radio Kiss Kiss.
Sarri subì un attacco perentorio dal patron azzurro dopo la sconfitta di Madrid: accuse alle quali non replicò. Da verificare se oggi nel dopo partita del match contro il Torino il tecnico azzurro risponderà alle notazioni critiche dal presidente, oppure se preferirà glissare, come sembra, spostando poi tutto nel discorso di fine stagione propedeutico a quello che sarà il suo futuro. Il pensiero dell'allenatore sulla gestione della rosa è chiaro: Sarri ha schierato di volta in volta quelli ritenuti più affidabili e in tal senso ha ritenuto di affidarsi ai titolarissimi perché riteneva fossero loro quelli a dargli più garanzia. Il discorso con il presidente si allarga sulla rosa da allestire per l'anno prossimo, punto sul quale le idee sono differenti: il programma societario prevede il rispetto dei parametri e gli acquisti verranno fatti in base al tetto ingaggi; l'allenatore è consapevole che dopo un'annata così positiva per migliorarsi sarà molto importante aumentare il tasso qualitativo della rosa.

Sarri ha vissuto la vigilia esattamente come tutte le altre, concentrato solo sulla prossima sfida da affrontare, quella contro il Torino: il tecnico è stato chiaro con la squadra fin da inizio settimana. Si attende una pronta risposta dopo il tracollo con la Fiorentina e soprattutto pretende il massimo in queste ultime tre giornate, senza più cali di tensione. Ecco perché l'argomento contratto vuole spostarlo più avanti e alla squadra ieri non ha dato l'impressione di essere un tecnico in partenza e a fine ciclo al termine di questa stagione ma anzi l'esatto contrario e cioè di essere coinvolto nel progetto Napoli anche per il futuro. Un messaggio per gli azzurri impegnati in questo rush finale: le ultime tre partite da onorare nel migliore dei modi innanzitutto per battere il record dei punti, toccando quota 90.
Un'apertura più netta, rispetto alle dichiarazioni del giorno precedente, sulla sua permanenza in azzurro è arrivata da De Laurentiis a Radio Kiss Kiss: «Credo che con Sarri si possa fare ancora un grosso lavoro, perché è un genio con una riserva di miglioramento del 300 per cento. Il peccato sarebbe disperdere il patrimonio di bellezza di gioco acquisito sul campo con Sarri, che si può definire cinematograficamente La grande Bellezza», ha detto il presidente. «Ovviamente ha anche tanti dubbi, visto che è arrivato al successo a una certa età: su quanto deve guadagnare, su dove militare, se deve continuare a Napoli. Gli dico di stare tranquillo: qui non ci sono nemici, questa è casa sua ed è un ospite graditissimo. Se poi dovesse decidere il contrario, pur amandolo, di certo non posso obbligarlo a restare. E se qualcuno fosse pronto a pagare la clausola non potrei dire di no».

Il futuro da scrivere ma innanzitutto una stagione da chiudere al meglio e una risposta forte attesa contro il Torino: ieri pomeriggio dopo la rifinitura la squadra è rimasta in ritiro, come sempre in occasione delle partite che si giocano al San Paolo di pomeriggio, in serata la notizia della vittoria della Juve dopo il gol iniziale di Verdi del Bologna. Una seduta dedicata agli ultimi particolari sugli avversari e alla tattica: stamattina un ultimo passaggio sulle palle inattive. Una vigilia serena, come tante altre per Sarri, dedicata al lavoro da svolgere al meglio per presentare un Napoli di nuovo al top, un Napoli di nuovo vincente.
 

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