Un allenamento, una festa e poco più. Il Napoli chiude la stagione con una vittoria nettissima sul Verona, in un San Paolo semivuoto, con il solo settore dei Distinti occupato da diecimila ragazzi delle scuole elementari e medie, su autorizzazione della Lega, dopo la decisione del Giudice Sportivo di far giocare la gara a porte chiuse a seguito degli incidenti di Roma in occasione della finale di Coppa Italia.
Benitez deve rinunciare a Higuain, Hamsik, Berhami, Fernandez ed Albiol, tuttavia non snatura la squadra che gioca secondo il clichè fisso, seguito per tutta la stagione.
In alcuni momenti della partita i partenopei imperversano in tutte le zone del campo ed in particolare nell'area di rigore avversaria. Nel primo tempo la fa da padrone Zapata, autore di una doppietta, dopo la marcatura iniziale di Callejon. Nella ripresa sale in cattedra Mertens che fa due gol e semina il panico nella retroguardia veronese. Le accelerazioni del belga spaccano in due la retroguardia veneta ed in un paio di circostanze Nicolas ci deve mettere una pezza, altrimenti il punteggio sarebbe ancora più impietoso per la sua squadra.
Il Napoli dimostra una freschezza atletica straordinaria soprattutto per un finale di stagione ed al termine di un'annata agonistica vissuta sempre a cento all'ora. Il divario tecnico- tattico tra le due squadre è troppo grande perchè la gara possa non apparire segnata sin dalle primissime battute. Il possesso palla della squadra di Benitez raggiunge cifre percentuali notevoli.
Il Napoli gioca e diverte i ragazzi presenti sugli spalti che non fanno mancare il loro rumoroso incitamento. Alla fine del primo tempo il risultato è di 3-0 per gli azzurri e Mandorlini, evidentemente, negli spogliatoi striglia i suoi uomini temendo una figura non proprio edificante.
Effettivamente nella ripresa c'è più equilibrio per il maggiore impegno da parte degli ospiti, anche perchè il Napoli è abbastanza pago del risultato. C'è il tempo per Benitez di dare un'opportunità ai due giovanissimi Radosevic e Lasicki e per far giocare per una mezz'ora anche Zuniga, a conclusione di un'annata da dimenticare per l'esterno colombiano. A fine gara una cena tutti assieme e poi il rompete le righe. Molti prenderanno l'aereo per il Brasile e gli altri andranno in vacanza. L'appuntamento è per metà luglio per ricominciare tutto daccapo.
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