Irpinia, in sei nella grande bagarre ​per arrivare a Palazzo Caracciolo

Irpinia, in sei nella grande bagarre per arrivare a Palazzo Caracciolo
Gli esiti delle votazioni nei 33 comuni irpini ridisegnano in parte anche lo scenario relativo alle prossime elezioni provinciali. E anche se mancano ancora più di 50...

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Gli esiti delle votazioni nei 33 comuni irpini ridisegnano in parte anche lo scenario relativo alle prossime elezioni provinciali. E anche se mancano ancora più di 50 giorni alla presentazione delle liste con le candidature, sia per il consiglio che per la presidenza dell'ente di Palazzo Caracciolo, c'è già chi lavora per portare all'attenzione degli aventi diritto al voto, circa 1400 tra sindaci e consiglieri comunali, una proposta valida.

Certo, non è ancora tempo di alleanze ma i riferimenti politici si guardano intorno e i papabili sembrano ormai essere stati individuati. Tra questi, al momento non c'è Angelo Antonio D'Agostino, ex parlamentare di Scelta Civica e fresco sindaco di Montefalcione che ha appena aggiunto una tacca sul cordone elettorale che lo ha visto protagonista di un sostegno convinto prima per Gianluca Festa alle elezioni per il Comune capoluogo e poi per Livio Petitto al consiglio regionale.

«In questo momento afferma D'Agostino la Provincia non è nei miei pensieri. Non lo è stata in questa fase in cui sono stato impegnato per le elezioni del mio paese e non lo sarà nell'immediato. Poi chissà, potrei anche cambiare idea ma il mio prossimo obiettivo politico personale più plausibile è legato alle elezioni parlamentari del 2023. Nei prossimi giorni mi confronterò con sostenitori e amici per ragionare su come muoverci in vista di questa scadenza. In ogni caso, penso che se ci impegneremo lo faremo insieme a qualche alleato. Vedremo».

Dunque, l'asse D'Agostino-Petitto-Festa non si scopre, ma la stessa fascia tricolore di Avellino resta nel sestetto base di aspiranti alla successione a Domenico Biancardi, insieme alle due espressioni dell'amministrazione uscente di piazza Libertà, Fausto Picone, attuale vice e sindaco di Candida, e Girolamo Giaquinto, da 7 anni delegato all'Edilizia scolastica e primo cittadino di Montoro. A questi, se vogliamo già noti candidabili, potrebbero avanzare legittime aspirazioni i colleghi di Montella, Rino Buonopane, che sarebbe una risposta alla richiesta di un'opportunità per l'Alta Irpinia, di Ariano, Enrico Franza, che godrebbe anche dell'appoggio del deputato Pd Umberto Del Basso De Caro, e di Mercogliano, Vittorio D'Alessio, ugualmente in quota D'Agostino ma probabilmente più aggregante di Festa.
Proprio dalle elezioni comunali appena concluse, però, emerge un altro elemento importante in chiave provinciali: il successo personale del consigliere regionale Maurizio Petracca che ha contribuito con il suo determinante sostegno all'elezione e alla conferma di diversi sindaci, molti dei quali si aggiungono così a quanti a livello politico già facevano riferimento a lui. Questo si traduce fondamentalmente in due cose: un accresciuto peso che l'architetto farà valere sulla prossima contesa elettorale e la necessità per chi andrà a trattare con lui di accettare un candidato espressione del Pd.

Fattore, quest'ultimo, che spariglia tutte le carte in tavola, probabilmente anche in ottica di un'alleanza con il consigliere regionale in quota Italia Viva, Vincenzo Alaia. La situazione, comunque, è molto fluida e non si bloccherà prima della fine del mese, dovendo passare per forza di cose anche per le operazioni propedeutiche al congresso del Pd e per il collegato tesseramento. Senza dimenticare che in alcune realtà le sezioni locali sono completamente da rifondare, come a Serino e San Martino Valle Caudina, dove hanno espresso una candidatura avversa ai sindaci uscenti poi rieletti con larghissimo margine.

Sullo sfondo un centrodestra che in Irpinia è sempre più labile e disunito che certamente non potrà accampare alcuna pretesa. Intanto, la macchina organizzativo-burocratica delle elezioni alla Provincia sta per mettersi in moto: entro venerdì il presidente uscente firmerà il provvedimento di convocazione dei comizi elettorali che dà il via alle procedure, insieme alla costituzione dell'ufficio elettorale. Il 13 novembre, invece, si passa all'accertamento degli aventi diritto che verrà pubblicato 5 giorni dopo sul sito della Provincia. Il 27 e 28 novembre si presentano le liste elettorali per i candidati consiglieri e per le candidature a presidente dell'ente. Si vota sabato 18 dicembre per entrambe le cariche, su schede separate.

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Il Mattino