Covid a Benevento, ospedali pieni: cinque nuovi ricoveri al Rummo in 24 ore

Covid a Benevento, ospedali pieni: cinque nuovi ricoveri al Rummo in 24 ore
Scendono da 100 a 94 i pazienti in degenza al Rummo ma solo per effetto di tre decessi e otto dimissioni, mentre, sono cinque i nuovi ricoverati nelle 24 ore. Dunque, si abbassa...

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Scendono da 100 a 94 i pazienti in degenza al Rummo ma solo per effetto di tre decessi e otto dimissioni, mentre, sono cinque i nuovi ricoverati nelle 24 ore. Dunque, si abbassa l'asticella delle degenze ma la situazione rimane critica nell'area Covid dell'ospedale cittadino dove la pressione non accenna a diminuire. Una boccata d'ossigeno è arrivata dalle numerose guarigioni che hanno consentito di creare un equilibrio, almeno temporaneo, nella disponibilità dei posti letto, sperando che la flessione dei contagi sul territorio, nei prossimi giorni, si rifletta anche sull'azienda ospedaliera. E, infatti, proprio sulla vicenda dei contagi, il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe, nel corso dell'incontro settimanale in Prefettura, si è espresso aprendo uno spiraglio di speranza per il Sannio in quanto, dopo circa due settimane di aumento costante dei casi, i parametri della provincia di Benevento sembrano almeno allinearsi a quelli regionali. Infatti, i nuovi positivi nel Sannio, nella settimana compresa tra il 5 e l'11 aprile, hanno raggiunto una percentuale dell'11,2% contro il 10,6% della Campania. «Dobbiamo essere ancora attenti dice perché ci siamo appena uniformati ai dati regionali e, quindi, c'è una leggera flessione che, tuttavia, non deve indurci ad abbassre la guardia, soprattutto in questo periodo di nuove aperture.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, sta procedendo bene. Sono state portate a termine le vaccinazioni per over 80 e 70 ma rimangono ancora da fare le somministrazioni domiciliari. Nell'esaminare attentamente i documenti di settantenni e ottantenni che si sono registrati tra i pazienti da trattare a domicilio, ci siamo resi conto che molti di loro non sono allettati e, quindi, impossibilitati a muoversi. A loro è rivolto il nostro invito a contattare i nostri uffici e recarsi all'ex caserma Pepicelli nelle prime ore del mattino che dedicheremo a un numero ridotto di massimo 15 persone per la somministrazione del vaccino in drive-in, per guadagnare tempo. La vaccinazione sarà fatta stesso in auto, evitando anche di esporli a tempi di attesa troppo lunghi». Intanto, i medici di base hanno concluso anche le vaccinazioni a domicilio dei loro pazienti. Nella giornata di ieri si è continuato con entrambi i vaccini, sia nell'ambulatorio di via Minghetti con 282 dosi somministrate che nell'hub di viale Atlantici con oltre 400.

Attualmente, l'Asl ha a disposizione 2800 dosi di Moderna, 8000 di Pfizer arrivate ieri pomeriggio e di AstraZeneca consegnate in mattinata dal camion frigo dell'esercito.

Bilancio pesante per il Rummo dove dopo un giorno di tregua, si registrano tre decessi. A perdere la battaglia contro il Covid, una 84enne di Reino, una 59enne e un 86enne, entrambi di Castelfranco in Miscano. Salgono così a 307 i decessi da inizio pandemia, a 290 da agosto (220 i sanniti). Rimane alto anche il numero dei pazienti in degenza che occupano 94 posti letto dell'area Covid. In netto calo i positivi censiti dall'Asl che riferisce di 68 nuovi casi e 63 guarigioni su 993 tamponi processati.

In seguito ai reiterati appelli del direttore generale del Rummo Mario Ferrante, le consigliere comunali pentastellate Marianna Farese e Annamaria Mollica, chiedono in una nota l'intervento del sindaco Clemente Mastella per sollecitare le terapie anticovid con gli anticorpi monoclonali. «L'Asl si legge - è stata coinvolta al riguardo ma il neo ambulatorio, collegato al reparto ospedaliero di Malattie infettive, non viene utilizzato per la cura dei pazienti Covid che presentano contemporaneamente altre patologie, quali per esempio diabete, obesità, asma, risultando più a rischio. Il manager Ferrante ha invitato i medici di base a prenotare subito sulla piattaforma i propri pazienti bisognosi di immediata somministrazione di anticorpi monoclonali, che rappresentano l'alternativa al vaccino. Alla luce delle affermazioni del direttore Ferrante, ci rivolgiamo al sindaco Mastella. Gli chiediamo, pertanto, di adottare tutte le misure necessarie affinché i medici di famiglia prenotino la somministrazione di anticorpi monoclonali presso l'ambulatorio dell'ospedale per i loro pazienti positivi al Covid 19, soprattutto se con comorbilità». Intanto Nicola Romano della Confcommercio propone agli imprenditori di mettere in atto piano aziendali per le vaccinazioni nelle aziende. 

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Il Mattino