San Leucio, nuovi lampioni: terrazza con vista sui pali

San Leucio, nuovi lampioni: terrazza con vista sui pali
Lavori in corso a San Leucio in via del Setificio che corre lungo il Belvedere, niente a che vedere con lo sfacelo dei giardini rimasti incompleti ai piedi del complesso...

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Lavori in corso a San Leucio in via del Setificio che corre lungo il Belvedere, niente a che vedere con lo sfacelo dei giardini rimasti incompleti ai piedi del complesso monumentale; una serie di pali già fissati nel terreno ed altri in via di sistemazione rappresentano l'ennesimo oltraggio al monumento, l'ennesima offesa al minimo di buonsenso che dovrebbe caratterizzare la decisione di realizzare opere ritenute di abbellimento e concretizzate in abbruttimento. Si tratta di pali di illuminazione, una ventina in tutto, dieci ieri mattina già fissati nell'asfalto con i cavi elettrici alla base da collegare.



Costituiscono una barriera di metallo interrotta dalla terrazza che fa da tetto al complesso delle scuderie ed ha per quinte laterali la grande prateria di erbacce e vegetazione selvatica che ha del tutto ricoperto il disegno di aiuole che doveva rappresentare, se completato, il tappeto ornamentale ai piedi della chiesa di San Ferdinando Re che è la prima immagine che si offre allo sguardo di chi ammira il complesso delle seterie borboniche.

«Un pugno allo stomaco diceva ieri mattina il parroco don Battista Marello dall'ingresso delle chiesa la visione del panorama che include il Vesuvio sullo sfondo e la vasta pianura certamente viene non impedita ma sicuramente disturbata da queste infilata di pali che farà, all'insieme, ancora più danni di sera». E infatti ci vuole poco a immaginare il disturbo della illuminazione alla visione della facciata del Belvedere che con suggestione si apprezza dal basso, dall'arco di via Pianelli.

La successione delle luci impedisce la visione d'insieme della facciata illuminata, la successione di pali metallici costituisce un inquinamento estetico per la visione di un insieme che va protetto, sfrondando la via da pali col solo mantenimento di quelle per le telecamere. La visione del panorama dalla terrazza e dal primo cortile del Belvedere doveva essere lasciata incontaminata, proprio come un dipinto di Hackert, l'artista tedesco antesignano col pennello di ciò che nel secolo successivo avrebbero fatto gli Alinari fotografando i monumenti in tutta Italia. La necessità della illuminazione serale va assicurata con fanali bassi, al di sotto del muro di destra di via della Seteria e successivamente allo slargo della terrazza. Questione di buonsenso che è caratteristica mancante da anni in tutti coloro che del complesso monumentale hanno responsabilità per il mantenimento, l'abbellimento, la tutela a cominciare dalla Soprintendenza.

Tutto questo avviene mentre si va regolamentando al meglio l'accoglimento dei visitatori, in un complesso che non si riesce a mantenere per come andrebbe mantenuto. Tracce di decadimento estetico negli intonaci, negli infissi e nei tetti sono evidentissime in particolare nei vasti ambienti delle filande superiori. I fulgori del passato nemmeno troppo lontano, il ciclo annuale di spettacoli ed eventi d'arte, la permanenza dell'istituto universitario Jean Monnet costituivano motivo di attenzione e di manutenzione. Oggi è tutto un parlare al futuro, a vuoto, senza programmazione che porti allo sfruttamento del bene per un ciclo finanziario di auto mantenimento.



Sono i giorni in cui si va programmando la ripresa dopo il biennio circa di coprifuoco e di una iniziativa si parla, viene data per certa anche in assenza di una comunicazione ufficiale. In tre serate della metà di giugno dovrebbe funzionare un allestimento che si dice va spopolando in varie città d'Europa, negli Emirati Arabi e in, Italia, a Benevento. Si tratta di una piattaforma sospesa a 50 metri di altezza che fa da ristorante, 22 coperti al massimo, cena con brivido al limite dei 160 euro a coperto, e possibilità di ammirare il sottostante e il circondario. La gru dovrebbe essere montata nel Belvedere, struttura mobile temporanea, niente di male. Anche nel centro di Parigi e di Londra c'è la ruota panoramica per ammirare bellezze. Ma dal Belvedere, con quel che c'è di sotto, cosa c'è da ammirare dall'alto? Leggi l'articolo completo su
Il Mattino