Abruzzo, un paziente su due contagiato dalla variante Omicron

Abruzzo, un paziente su due contagiato dalla variante Omicron
Abruzzo, un paziente su due contagiato dalla variante Omicron
di Alessia Centi Pizzutilli
Martedì 28 Dicembre 2021, 08:23
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Il Covid avanza e l'ondata Omicron travolge anche Abruzzo, dove è responsabile ormai del 50% dei positivi totali. Solo nella giornata di ieri si sono registrati 400 casi, un dato elevato rispetto al numero dei tamponi molecolari eseguiti, appena 2.812: è risultato positivo infatti il 14,22% dei campioni. Crescono ancora i ricoveri, arrivati a 175, e il tasso di occupazione dei posti letto sale al 12% sia per le terapie intensive sia per l'area non critica, a fronte di soglie da zona gialla rispettivamente del 10 e del 15%. L'incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti schizza a 278 (soglia limite 50), registrando il valore più alto dell'ultimo anno.

«È chiaro che il sistema, così come è stato pensato per salvare l'economia, ormai è saltato» è l'allarme lanciato dal professor Liborio Stuppia, direttore del laboratorio di Genetica molecolare - Test Covid dell'Università di Chieti. «Attenzione - prosegue - perché se continuiamo così cede tutto il fronte sanitario, proviamo ad immaginare cosa accadrebbe se iniziassero a contagiarsi molti più medici»; in questo senso dunque potrebbe risultare «efficace un lockdown per i no vax».

Arriva intanto la stretta dell'Agenzia sanitaria regionale abruzzese nei tamponi di controllo per medici ed operatori sanitari alla luce della emergenza contagi in atto: i tamponi dovranno essere effettuati ogni sette giorni e non ogni 15 giorni. La nuova disposizione è contenuta in un provvedimento firmato dal direttore dell'Asr, Pierluigi Cosenza: «Visto l'evolversi del quadro epidemiologico è necessaria l'assunzione immediata di iniziative di carattere straordinario per la sorveglianza attiva della diffusione del contagio tra il personale medico e gli operatori sanitari e socio-sanitari - scrive -.

Al fine di mitigare il rischio si rende necessario prevedere il potenziamento della sorveglianza mediante l'esecuzione di tamponi che dovrà essere entro e non oltre i 7 giorni».

La nuova variante avanza a ritmi importanti in Abruzzo, oggi un caso su due è positivo alla Omicron: «Il dato impressionante è che la scorsa settimana avevamo una prevalenza del 15% della nuova variante non su tutti i casi, ma solo sui nuovi positivi. Oggi abbiamo il 50% sui positivi totali e questo significa che la Omicron è esplosa in modo molto veloce - sottolinea il professor Stuppia -. Siamo perfettamente in linea con i dati delle altre nazioni: quando in Inghilterra una variante diventa prevalente arriva in Italia e in poco tempo diventa prevalente anche sul nostro territorio».

Per il direttore del laboratorio universitario, l'attenzione andrebbe posta però all'intero sistema: «Il sistema non regge più: abbiamo quantità assurda di positivi sul territorio, mai vista una cosa così, neanche all'inizio della pandemia. Parliamo di asintomatici, quindi la maggior parte continua a girare e ogni tampone positivo comporta un tracciamento di almeno 30 contatti e altrettanti tamponi. C'è dunque un aumento esponenziale e così si rischia il collasso. Tra i tamponi che arrivano, infatti, ci sono persone che aspettano il risultato per essere operati, i contatti stretti di un positivo, ma anche chi vuole semplicemente andare a cena fuori e non è più possibile che confluiscano in un solo sistema».

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