Carabiniere trovato morto con la pistola a fianco: ipotesi suicidio

Carabiniere trovato morto con la pistola a fianco: ipotesi suicidio
Carabiniere trovato morto con la pistola a fianco: ipotesi suicidio
di Sonia Paglia
Lunedì 1 Agosto 2022, 08:14
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È stato trovato senza vita, R.C. carabiniere forestale del Reparto Parchi Abruzzo. Aveva 53 anni. Accanto al suo corpo c'era la pistola d'ordinanza. La tragedia si è consumata venerdì scorso nella caserma di Picinisco, in provincia di Frosinone, alle porte del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, dove il militare prestava servizio da qualche tempo e dove era molto conosciuto, specie a Pescasseroli e in Marsica. La notizia della sua morte è stata uno choc per il Corpo e i paesi del Parco.


R.C. era originario di Pontecorvo dove viveva con la moglie e un figlio. Sul posto, si sono recati immediatamente i sanitari del 118, che hanno cercato in tutti i modi di rianimare il 53enne. Purtroppo, non c'è stato nulla da fare. Il decesso era avvenuto poco prima. I rilevi sono stati effettuati dai carabinieri di Cassino, agli ordini del capitano Giuseppe Scolaro. Insieme a loro, anche una pattuglia del nucleo investigativo del Comando provinciale di Frosinone. Ci sono indagini in corso, ma l'ipotesi più accreditata sembra un gesto volontario.

Non sono stati, però, trovati biglietti o lettere di addio. Pistola e cellulare sono stati sequestrati e saranno analizzati.


Nessuno, tra colleghi e amici, sa darsi una spiegazione. R.C. non aveva mai dato segni di disagio, era molto preparato, sempre pronto a intervenire. Una tragedia che ha sconvolto l'Arma. «Siamo senza parole, ancora non riesco a crederci», dice uno dei colleghi che ha rinvenuto il corpo. La salma, su disposizione dell'autorità giudiziaria, è stata posta sotto sequestro e condotta nell'obitorio del Santa Scolastica di Cassino. Il medico legale eseguirà l'esame autoptico oggi sul corpo del 53enne, poi la slama sarà restituire ai familiari per il funerale che si terrà a Pontecorvo. Sconcerto e commozione sulla sua pagina Facebook, da colleghi e conoscenti. Il militare era molto conosciuto e stimato dalle popolazioni del Parco, per il suo impegno nella lotta ai crimini ambientali e per la sua dedizione al lavoro.
 

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