Il porto di Ortona, quello di Vasto, una ferrovia veloce verso la Capitale, autostrade, in una parola infrastrutture moderne, tutto interconnesso con aziende, sviluppo, lavoro. E sindacato. Nella prima giornata del Congresso Uil Abruzzo, ieri a Città Sant’Angelo, si è parlato anche di questo e si è insistito sull’asse Tirreno Adriatico, «l’economia del mare» come l’ha definita il professor Mauro Miccio, commissario straordinario Zes, zona economica speciale, risposta alle crisi e volano dell’economia abruzzese e di un Centro Italia ancora diviso.
I FLUSSI A introdurre l’argomento è stato il segretario regionale Uil, Michele Lombardo: «La Zes è legata in modo indissolubile alla richiesta di inserimento dell’Abruzzo nei due corridoi europei Ten-t: il primo già acquisito, il cosiddetto corridoio Baltico - Adriatico; il secondo, ancora di complessa definizione, è il corridoio trasversale del Mediterraneo, Barcellona - Civitavecchia - Ortona - Ploce.
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Assit subito colto dal governatore Marco Marsilio che ha parlato, nel dettaglio, di portualità, ma anche di «un cospicuo pacchetto di risorse e interventi in Abruzzo per mitigare gli effetti della crisi: oggi presenteremo oltre 1 miliardo di euro in termini di finanziamenti e investimenti di fondi europei come Fesr e Fse. Un ciclo di programmazione di sette anni per intervenire sulla crisi», tra questi anche «interventi strutturali come la Zes e la misura “Resto al sud” che siamo riusciti a far prorogare in sede di Parlamento europeo».
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IL FUTURO Poi la parola è passata al professor Miccio che, nel suo appassionato intervento, ha parlato di futuro a portata di risorse. «Vengo da un incontro con 20 aziende a Oricola e Carsoli». La Zes, i vantaggi fiscali, il credito l’imposta per le imprese sono di grande interesse. Ha elencato tutte le risorse disponibili per strade, porti, trasporti, ma «vanno fatte partire anche le infrastrutture che io chiamo socio-sanitarie», cioè asili, scuole d’infanzia, ospedali di prossimità in un mondo interconnesso. Ha parlato di crisi energetica e materie prime, pandemia, guerra, quella tempesta perfetta che in Italia sta producendo il reshoring, il ritorno a casa di imprese andate a produrre all’estero. Massima attenzione alle nuove tratte Tirreno Adriatico, «un corridoio strategico», dove le grandi imprese chiedono maggiore fluidità nei collegamenti. «C’è grande aspettativa» ha detto Miccio. E ha proposto ai sindacati e alle imprese di lavorare insieme: «Solo insieme possiamo fare strada. Per questo, intendo coinvolgere Uil, Cisl e Cgil e Confindustria nel comitato di coordinamento della Zes. Tutti insieme dobbiamo lavorare per raggiungere gli obiettivi».
Questa mattina ultimo giorno con il segretario nazionale Pierpaolo Bombardieri e il senatore Luciano D’Alfonso.